“L’appuntamento – dice il segretario USB Andrea Quaglietti – è stato promosso non solo per fare il punto della situazione nella vertenza Manuli, dopo l’invio delle ultime 133 lettere di licenziamento, ma anche per portare il caso dell’azienda e la condizione di emergenza industriale e occupazionale di tutto l’ascolano ad essere conosciuti e affrontati ai più alti livelli istituzionali, fino al governo centrale di Roma. Io faccio appello anche agli altri sindacati affinché si crei un fronte comune di lotta davanti a tale emergenza, cominciando dal partecipare all’assemblea di lunedì sera.” Per Quaglietti “il fronte comune” è tanto più necessario ora che la situazione sta ancora peggiorando, con delocalizzazioni avanzate e “nuove e probabili voragini che si potrebbe aprire nel Piceno già nei prossimi mesi. L’USB comunque – prosegue Quaglietti – sia alla Manuli che in altre realtà locali, non lascerà nessun lavoratore senza tutela sindacale e assistenza, a qualunque livello. Anche perché purtroppo tutti gli altri, a cominciare dalle istituzioni, i lavoratori stessi li hanno abbandonati al loro destino, come i recenti licenziamenti di massa stanno lì a dimostrare”.