Le cento cause di lavoro saranno presentate da operai che hanno lavorato alla Manuli di Ascoli fino al 2008, e tutti per periodi limitati – da alcune settimane a qualche mese e anno – ma con la promessa di essere assunti a tempo indeterminato dall’azienda.
«E’ ora di dire basta a questi comportamenti e a questo sfruttamento senza regole, sia per la Manuli che per tante altre industrie del territorio ascolano», dichiara Andrea Quaglietti, segretario regionale per il settore privato USB.
E proprio per contrastare il fenomeno dilagante del precariato, in ogni settore, privato e pubblico, il sindacato di base ha organizzato per luglio un sciopero generale al quale si augura partecipino tutti i lavoratori. «Occorre che la gente si svegli – continua Quaglietti – perché il precariato non può essere più la norma della società, e anche chi è precario deve avere dei diritti e delle tutele garantite. Il nostro obiettivo comunque, è quello di superare questo sistema per tornare ad applicare contratti a tempo indeterminato che aiutino non solo la gente a vivere meglio, ma anche a rilanciare i consumi e l’economia generale».