Formazione, dalla Provincia 2 milioni per sostegno alle imprese

Formazione, dalla Provincia 2 milioni per sostegno alle imprese

Con assegni da 15 o 30 mila euro si inseriscono ricercatori da stabilizzare nelle aziende

 Un esempio virtuoso quello di Martina, 23 anni, giovane titolare di Magia Informatica che  con una borsa work experience ha assunto un tecnico a tempo pieno e con un welfare to work sta per regolarizzarne un  altro, ma vorrebbe alcuni aggiustamenti negli incentivi.
E' il metodo che il presidente Piero Celani sposa perché 10 milioni e mezzo di euro non cadano come una pioggia sterile, ma sostengano giovani e imprese (2 milioni di euro) per invertire la rotta del Piceno. Innovare prima di tutto, ma garantire anche sostenibilità al manifatturiero.
Con la mano tesa dunque verso distretti in difficoltà, con la regola però che la risalita della china arrivi spendendo in ricerca. Nel controllo propositivo e nel tutoraggio le armi vincenti per le nuove progettualità dei corsi da varare per il 2011 fino al 2013.
Nell'innovazione e ricerca la Provincia sceglie TecnoMarche (Parco scientifico e tecnologico delle Marche) come braccio operativo. Non lo fa a caso, c'è un curriculum di circa 600 aziende che fino ad ora nelle Marche che si sono affidate per progetti e trasferimento di nuove tecnologie al Parco.
Un percorso che, con quella di ieri presso l'Hotel Marche, di fronte a enti di formazione imprese, sindacati, mondo della cooperazione e università, è al secondo step. E si avvia entro fine mese, dopo aver ascoltato il fabbisogno formativo di base, ad emendare una programmazione di massima che il servizio formazione e politiche attive del lavoro e la sua dirigente Matilde Menicozzi hanno già articolato dopo una prima riunione con Confindustria Ascoli e parti sociali. Utile la riflessione dei sindacato che, con Giancarlo Collina (Cgil) e Giuseppe Pacetti (Uil), indica indirizzi già intrapresi per percorsi formativi innovativi come tracciato nella “strada maestra” del Polo tecnologico da realizzare nell'ex area Carbon.
Domotica, energie rinnovabili, bioedilizia alcuni degli assi dove formare giovani laureati, diplomati e disoccupati. E il sostegno alle imprese arriva con un'iniezione di ricercatori che avranno un assegno di 15 mila euro, fino ad un massimo di 30 mila euro per un progetto di ricerca con un tutor che li segue con assiduità nel percorso aziendale. Un incentivo che deve produrre meno precariato con posti di lavoro a tempo indeterminato o determinato (di almeno un anno). Incentivo e appello anche ad una maggiore responsabilizzazione delle imprese:  arricchire l'azienda con cultura e innovazione, rispondere ad una domanda etica di nuova occupazione.