L’iniziativa è stata promossa dal Presidente del Consiglio Provinciale Armando Falcioni, su istanza di alcuni Capigruppo di opposizione e accolta all’unanimità dalla conferenza dei Capigruppo consiliari. L’obiettivo è approfondire e discutere le criticità della grave crisi che sta investendo il territorio Piceno ed è fonte di preoccupazione e di attenzione da parte dell’Amministrazione Provinciale.
Alla seduta sono stati invitati a partecipare i parlamentari del Piceno, il Presidente della Giunta Regionale, gli Assessori Regionali al Lavoro Marco Luchetti e con delega al Piceno Antonio Canzian, le autorità civili e militari del territorio, i Consiglieri Regionali eletti nel Piceno, i Sindaci dei 33 Comuni e, naturalmente, i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, dei Sindacati e degli Istituti di Credito che operano nella nostra provincia. Sono stati inviati anche gli amministratori locali dei Comuni di Province confinanti con cui con cui il nostro territorio condivide il tessuto economico e sociale e considerato che i flussi di occupazione non sono circoscritti ai confini amministrativi ma c’è uno scambio tra le varie realtà produttive contermini.
“La recessione in atto e la chiusura di numerose attività industriali ed artigianali, un tempo floride e fiore all’occhiello di questo territorio destano allarme e impongono un momento di confronto e di analisi nella sede istituzionale del Consiglio Provinciale – ha spiegato il Presidente Falcioni – in questa prospettiva, si inserisce la seduta di venerdì fortemente voluta da tutte le forze politiche. Abbiamo inteso coinvolgere i protagonisti dello sviluppo locale - ha aggiunto Falcioni - in primis, le forze economiche e imprenditoriali, le parti sociali e il mondo del credito che debbono tracciare un percorso comune per far ripartire l’economia picena.
Certamente - ha evidenziato il Presidente Falcioni - non esistono ricette magiche ma, anche da questa discussione, possono scaturire spunti di riflessione importanti per fare il punto della situazione ed elaborare le strategie. Coinvolgere tutti i soggetti deve essere il primo passo per far emergere e consolidare quel comune senso di appartenenza al territorio che deve venire prima di tutto ed ispirare le scelte a prescindere dalle divisioni politiche, comprensoriali o tra le stesse categorie produttive che spesso “marchiano a fuoco” qualsiasi iniziativa istituzionale, politica o territoriale.”