“Le pressioni esercitate cominciano a dare i primi effetti– spiega Gino Sabatini, presidente della Cna provinciale e vice presidente della Camera di Commercio di Ascoli – e così adesso tutti coloro che non sono riusciti da iniziare o anche completare la rateizzazione dei debiti per mancanza di liquidità, possono chiedere una nuova rateizzazione in ulteriori 72 rate. Primi buoni segnali che, tuttavia, riteniamo siano ancora insufficienti”.
“La protesta delle imprese – aggiunge Francesco Balloni, coordinatore provinciale della Cna di Ascoli - dimostra l'inadeguatezza delle norme che sono alla base della riscossione coattiva. Un’impresa che muore per l'impossibilità di pagare, fa male a tutti. Il Piceno, fra congiuntura economica e problemi contingenti, vedi la recente alluvione, ha bisogno di tutti gli strumenti di sostegno possibili e la Cna sta lavorando per cercare di ottenere il massimo, sia dalle istituzioni locali, sia a livello nazionale”.
Sul fronte Equitalia, per la Cna Picena, è adesso importante eliminare le ganasce fiscali. Un’abrogazione che non sminuirebbe la possibilità di agire applicando misure cautelari conservative del patrimonio dei veicoli. Inoltre, l’attenzione deve essere rivolta allo spropositato incremento del debito fiscale dovuto al metodo di calcolo degli interessi di mora e, soprattutto, all’agio di riscossione. Occorre, infine, eliminare la riscossione dei tributi quando si è in pendenza di giudizio, almeno fino al primo grado. Le imprese devono avere maggiori margini di libertà per poter far valere le proprie ragioni di fronte al fisco presso le Commissione tributarie.