Di contro si evidenzia lo stallo sia dei finanziamenti accordati (-1,1%), sia di quelli utilizzati (+0,4%). Lo descrive a chiare lettere il "Diario della ristrutturazione del terziario", che il Censis ha realizzato, in collaborazione con il sistema delle Banche di Credito Cooperativo.
Rischia così di venire meno la stessa funzione delle garanzie, rileva il rapporto: un effetto paradossale per cui, se la richiesta di garanzie reali diventa un automatismo nella concessione del credito, non solo vengono meno le funzioni di valutazione economica dei progetti, ma il valore delle garanzie reali tenderà a gonfiarsi e anche il loro utilizzo, nell'eventualità di un recupero forzoso del credito, sarà molto piu' difficile.
Per il Censis, le principali cause di questo ingessamento del credito sono: la paura (a che punto siamo del ciclo della crisi finanziaria e cosa ci riserva il futuro?); le poche idee innovative; una organizzazione che presenta ancora lacune da colmare; una normativa ancora farraginosa.
Poi la constatazione che le banche, che in passato non avevano allentato il loro radicamento territoriale, sono riuscite meglio di altre ad esercitare la loro funzione di finanziamento dell'economia.
Nell'ultimo anno il sistema delle Banche di Credito Cooperative ha visto aumentare i suoi impieghi economici verso le imprese del 6,7%, contro un aumento dell'1,7% registrato dal sistema bancario complessivo.
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