Secondo quanto informa CNA Alimentare da giugno a dicembre 2010, gli sfarinati di grano tenero hanno subito un incremento che va dal 27,6% arrivando addirittura per le farine di media forza ad aumenti pari al 44,3%.
A fine dicembre si è registrato il prezzo più alto degli ultimi 2 anni: 8 dollari per bushel (27,216 kg di grano), a Chicago; 252,50 € per tonnellata a Parigi).
Aumenti partiti dopo il blocco delle esportazioni deciso dalla Russia e le inondazioni in Australia che non lasciano presagire nulla di buono. Parigi ora è diventata dopo gli Stati Uniti il secondo esportatore mondiale.
E non sempre il prezzo del grano e quelli delle farine sono determinati dalla abbondanza o dalla scarsità della materia prima; su di essa incide in maniera assai sensibile la speculazione. L’Italia importa, rispetto al proprio fabbisogno, il 60% di frumento tenero e il 40% di frumento duro.
“Questo fa capire quanto possano incidere i rialzi nelle varie borse dei cereali sul lavoro quotidiano di noi fornai - afferma il presidente provinciale di CNA Alimentare, Paolo Fucili - si tratta di fenomeni di natura speculativa che inizia dai mercati internazionali del grano e che finisce inevitabilmente nel sacco di farina che ogni giorno il fornaio svuota nella propria impastatrice”.
“I panificatori della provincia (poco meno di 200) – spiega Luciana Nataloni, responsabile provinciale di CNA Alimentare - stanno cercando di tenere la situazione sotto controllo per evitare rincari di un bene importante e primario come il pane anche se rischiano di vedere vanificati tutti i loro sforzi per un lavoro sempre più duro e difficile che si svolge prevalentemente la notte”.
Per discutere della situazione e cercare di trovare una soluzione al problema (gruppo di acquisto, rete di collaborazione tra laboratori), CNA Alimentare ha convocato una assemblea provinciale che si terrà a Pesaro, giovedì 3 febbraio alle ore 17 nella Sala riunioni della sede CNA Pesaro 1 al Centro direzionale Benelli.
ONDATA DI GELO, LA COLDIRETTI MARCHE LANCIA L’ALLARME
In allerta gli agricoltori
Sulla nostra Regione è attesa nelle prossime ore, una perturbazione di tipo artica, che riporterà la neve anche a bassa quota. Con la coltre bianca tornerà anche il gelo, che potrà arrecare non pochi danni alle colture. E proprio in virtù di ciò, la Coldiretti Marche si è sentita in dovere di lanciare l’allarme. Infatti in questi casi, i prezzi di frutta e verdura potranno schizzare in aria, con il rischio di spiacevoli speculazioni. In allerta gli agricoltori, che in convenzione con i Comuni si adopereranno per liberare le strade e spargere sale con i trattori.