E' stata fatta cassa a spese dei cittadini. Lavoratori pensionati e PMI sono i soggetti più colpiti. Fabiani fa notare come a questi aumenti non abbiano corrisposto per cittadini qualità e quantità dei servizi offerti.
Tariffe dei servizi pubblici dal 2008 al 2010 (var % sulll'anno precedente)
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2008 |
2009 |
2010 |
2010/2008 |
Pedaggi autostradali |
+3,3 |
+2,8 |
+7,7 |
10,8 |
Gas |
+9,6 |
-1,5 |
+10,6 |
8,9 |
Trasporti ferroviari |
+6,4 |
+4,8 |
+3,6 |
8,7 |
Servizi postali |
+0,0 |
+5,6 |
+1,6 |
7,3 |
Trasporti urbani |
+2,1 |
1,9 |
+5,2 |
7,2 |
Raccolta rifiuti |
+3,3 |
+4,5 |
-2,8 |
1,7 |
Servizi di telefonia |
-1,3 |
+1,3 |
-0,6 |
0,7 |
Energia elettrica |
+9,7 |
-1,9 |
+1,6 |
-0,4 |
Acqua potabile |
+5,0 |
+5,9 |
-6,7 |
-1,2 |
Tariffe |
+4,9 |
+1,3 |
+1,9 |
3,2 |
Tariffe di competenza Governo |
+2,0 |
+1,9 |
+4,3 |
6,3 |
Tariffe di competenza Autorità |
+7,4 |
-1,1 |
-0,9 |
-2,0 |
Tariffe di competenza Enti Locali |
+3,5 |
+3,7 |
+3,6 7,4 |
6 7,4 |
FONTE: CGIA di Mestre andamento delle principali tariffe dei servizi pubblici negli ultimi 3 anni.
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2008 |
2009 |
2010 |
2010/2008 |
inflazione |
+3,3 |
+0,8 |
+1,4 |
+2,2 |
Media 2010 primi 11 mesi dell'anno - CGIA di Mestre su dati ISTAT
Fabiani ricorda che secondo le associazioni dei consumatori nel 2011 ci saranno rincari delle tariffe che costeranno circa 1000 euro a famiglia.
Pesante il tributo per l'abitazione, con aumenti di 89 euro per le tariffe del gas (+8%), di 19 euro per le tariffe elettricità (+5%), di 21 euro per quelle dell'acqua (+6%), e di 32 euro per le tariffe dei rifiuti (+8%). Queste sono le spese che costituiscono una delle voci principali del bilancio familiare, tra utenze e condominio, telefono, nettezza urbana, altre tasse annuali, l'affitto o le rate del mutuo, rappresentano oltre 1/3 della spesa. Molte famiglie si trovano in forti difficoltà nel pagare tali spese che pesano sul reddito in misura del tutto insostenibile.
Secondo recenti statistiche il 15,3% delle famiglie ha dichiarato di arrivare a fine mese con molta difficoltà.
Dati ricorda Fabiani che emergono da Rapporto sulla coesione sociale, anni 2009/2010 curato dall'Istat, dall'INPS e dal Ministero del lavoro.
Fabiani conclude evidenziando come queste situazione dovrebbero far riflettere tutti gli attori istituzionali e scoiali poiché la ripresa economica non può prescindere da una profonda revisione, più equa e giusta, del sistema fiscale e tariffario a partire dai ceti più deboli e quindi dai pensionati con una rivalutazione anche delle pensioni.