I sedici capi di Stato e di Governo dell’Eurozona, si sono accordati per assicurare un sostegno finanziario adeguato ai Paesi che si dovessero trovare in difficoltà nelle prossime settimane o nei prossimi mesi,attraverso il “Fondo temporaneo” già concesso all’Irlanda.
Le sei banche irlandesi nazionalizzate dal governo di Dublino,potrebbero aver bisogno, secondo ultime stime, di oltre novanta miliardi di euro di finanziamento da parte della BCE – Banca centrale europea - e di altri quaranta miliardi di euro da parte della Banca centrale irlandese. I sedici leader europei hanno cercato di dare una risposta unitaria agli attacchi della speculazione per ridurre i rischi di contagio ai Paesi più esposti agli attacchi della speculazione come Spagna e Portogallo. C’è comunque determinazione nel portare avanti i piani di austerity per risanare le finanze pubbliche.
Il fondo anticrisi permanente che sarà operativo dal 2013,secondo le conclusioni del Consiglio UE,conterrà tutte le richieste avanzate dalla cancelliera tedesca Angela Merkel.
Si potrà ricorrere al fondo permanente solo con una decisione da prendere all’unanimità e legando i prestiti ai Paesi in difficoltà con condizioni molto severe.
Al nuovo fondo potranno partecipare,ed è questa una novità, anche le banche ed altri investitori privati con una valutazione che sarà fatta caso per caso.
I dettagli del nuovo meccanismo saranno comunque messi a punto nei prossimi mesi. Riguardo l’emissione di obbligazioni UE – Eurobond –caldeggiata dal presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker e dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti,la proposta è stata al momento accantonata, non essendovi un adeguato consenso specie dopo il “no” della Francia e della Germania, ma molti economisti sono convinti che si continuerà a discutere sugli eurobond nei prossimi mesi.