Il Mozambico è un Paese con enormi potenzialità, grande quantità di materie prime ed ha bisogno di innovazione e tecnologia per poter crescere.
Qualche tempo fa la visita ad Ascoli del ministro mozambicano Zucula, dell’ambasciatore a Roma Carla Elisa Luis Mucavi e l’invito alle aziende picene legate al mondo della pesca e della trasformazione industriale ittica, agro-industria e alle fonti rinnovabili. Così l’Associazione degli industriali ascolana ha organizzato una missione nel Paese che si affaccia sull’Oceano Indiano. «Se mettiamo insieme un gruppo di imprenditori con un preciso obiettivo e riusciamo a trovare la giusta sinergia il percorso sarà più semplice» commenta il presidente di Confindustria.
Hanno fatto parte della delegazione: Silvia Merlini e Cesare Giuliani di Gem elettronica, Salvatore Leurini di Bpdt, Walter Sparti, sezione edili Confindustria, Gianni Clerici, Grs trasporti e Stefano Paoletti, Fridea.
Venti milioni di abitanti, 2.700 km di costa, una stabilità politica ed economica (al 47° posto nella graduatoria mondiale, sette posti dietro l’Italia), 32 milioni di ettari coltivabili di cui ne sono stati sfruttati meno del 5%, una crescita del Pil stimata per il 2010 del 7,6%. Sono questi alcuni numeri che giustificano il perché di un investimento in Mozambico. I campi d’azione della mission vanno dal manifatturiero, alle infrastrutture, dall’agroalimentare alla pesca. I benefici di un investimento vanno dal credito fiscale alla possibilità di esportazione senza pagamento di dazi in tutta la SADC, Southern African Development Community, che raggiunge 250 milioni di abitanti. Inoltre non vi sono restrizioni per prestiti che possono essere richiesti all’estero, i dividendi possono essere riportati in Italia senza doppia tassazione.
La delegazione ascolana, durante il viaggio, ha anche incontrato il ministro africano dell’industria e della pesca. Il ministero si è detto disponibile ad un investimento a fine di acquisizione di know-how, tecnologia, imbarcazioni. E’ stato anche proposto alla delegazione di regalare quote per la pesca del tonno agli armatori italiani che vogliano andare in Mozambico a portare la loro esperienza.
«Nel nostro Paese siamo stati “invasi” da cinesi che si sono integrati male con la popolazione locale – spiega Mickey Rebelo Dos Santos, di Mozambic Consulting C&I, mozambicana di nascita ma ascolana d’adozione ultraventennale, che di fatto ha creato questo canale privilegiato al Piceno in terra d'Africa - I cinesi sono arrivati con milioni di dollari e sono entrati nei settori della costruzione e biomasse. In poco tempo hanno costruito l’aeroporto e uno stadio che poi hanno regalato allo Stato. Ma con gli italiani c’è un altro rapporto. Ci sentiamo da sempre legati all’Italia. In Mozambico Dina Forte è eroe nazionale. E grazie alla Comunità di S. Egidio questo rapporto con l'Italia ha da sempre una importante presenza anche per la formazione scolastica delle popolazione. Io stessa ho studiato in un centro Don Bosco. Voglio ringraziare il Prefetto Pasquale Minunni, il presidente delle Provincia Piero Celani, il sindaco Guido Castelli e Carla Elisa Luis Mucavi, ambasciatore del Mozambico a Roma per come è stato accolto il ministro Paulo Zucula ad Ascoli».