L'incertezza dei tempi nei processi autorizzativi non stimola di certo gli investimenti e le progettualità che oggi vengono intese all'insegna dell'efficienza energetica e della sostenibilità ambientale utilizzando tutti i processi innovativi che stanno cambiando il volto all'edilizia privata e pubblica.
Semplificazione, dunque, è stata la parola statisticamente più presente negli interventi che si sono succeduti. E il presidente Iacoponi ha anche indicato proposte per il rilancio del settore edilizio.
Una di queste fonda sul Piano casa che verrà emendato dal consigliere regionale Paolo Perazzoli (Pd) dopo un serrato confronto con l'Ance regionale.
Si presuppone quindi che martedì il Consiglio regionale vari definitivamente il provvedimento che sia praticabile a livello imprenditoriale visto che nella prima stesura questa legge ha prodotto interventi vicini allo zero in regione.
Altra via per il rilancio edile per Iacoponi è quella dell'Housing sociale con la costituzione di un fondo regionale. Questo per l'Ance costituisce uno strumento per realizzare case a basso costo e a risparmio energetico.
Riequilibrio territoriale, recupero urbano e sostituzione urbanistica, sviluppo dell'area portuale a San Benedetto, della Sentina e della riqualificazione della ex Sgl Carbon, realizzazione di servizi per una ricettività diffusa sono proposte e punti di confronto con politica e pubblica amministrazione. Altro nodo da risolvere è quello delle arre demaniali in concessione a breve termine: se non si trova una soluzione sarà difficile avviare progetti ambiziosi.
Iacoponi punta sull'Accordo di programma come mezzo per realizzare nuove infrastrutture grazie alla partecipazione finanziaria dei privati.
Non manca il pungolo al sistema creditizio perché investa nel settore edili maggiori risorse riconoscendogli il valore di un'economia reale. Poi un'iniezione di fiducia ai giovani imprenditori perché diventino terreno fertile con progetti innovativi e capacità imprenditoriale.