“Per le nostre piccole imprese edili - sostiene Pasquale Parissi, presidente Cna Costruzioni Ascoli - è fondamentale che la nuova legge preveda la possibilità di intervenire nelle abitazioni nei centri storici così come siamo favorevoli alla non applicazione del protocollo Itaca, ritenendo sufficiente il rispetto della legge nazionale per l’efficienza energetica negli edifici. Si tratta di alcune delle richieste di modifica che avevamo avanzato nelle scorse settimane e che la Giunta regionale ha recepito, condividendo la necessità di un sostegno all’edilizia picena che ha un suo punto di forza proprio nella ristrutturazione dei nostri splendidi centri storici”.
La crisi del settore delle costruzioni marchigiane ha provocato, nel 2010, un crollo del fatturato del 35 per cento rispetto all’anno precedente, con un aumento della cassa integrazione nel primo semestre 2010 del 25,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009. Secondo l’Osservatorio regionale sui contratti pubblici si è inoltre ridotto il valore dei lavori appaltati nelle opere pubbliche del 16 per cento mentre il Cresme parla di una riduzione dei bandi pubblicati del 12,7 per cento.
“Se a questo dato – commenta Giuseppe Castelli, del direttivo della Cna Costruzioni di Ascoli - si aggiunge il danno causato dai ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione, con punte superiori ai 12 mesi, emerge un quadro di assoluta gravità, mentre i ribassi per aggiudicarsi i pochi lavori disponibili, arrivano anche al 50 per cento, spianando la strada ad imprese al limite della legalità. Per contrastare tutto questo l’approvazione del Piano Casa regionale è di fondamentale”.