Confortati dai nostri dati possiamo però aggiungere che solo nel Piceno oltre il 40 per cento delle imprese artigiane deve rinunciare o posticipare l’assunzione di manodopera per difficoltà di reperimento di specifiche figure professionali. Riscoprire l’artigianato come risorsa del territorio in grado di produrre ricchezza e soprattutto di invertire il trend di crescita del tasso di disoccupazione. La Cna di Ascoli Piceno rilancia la propria azione in favore dell’economia del territorio.
Secondo l’analisi della Cna ai primi posti in fatto di difficoltà a trovare personale ci sono le aziende che operano nei settori delle macchine utensili, della carpenteria metallica, della falegnameria, della meccanica e dell’impiantistica. “Una situazione paradossale – aggiunge Luigi Passaretti, vice presidente della Cna di Ascoli e responsabile del settore Formazione – per ovviare alla quale la Cna Picena sta lavorando da anni, in sinergia con il mondo della scuola, affinché i percorsi formativi dei giovani e le esigenze occupazionali delle imprese trovino il modo di incontrarsi e confrontarsi”.
“Il sistema artigiano del nostro territorio – conclude il presidente Sabatini – ha tenuto in piedi occupazione e reddito, cosa che non si può dire abbia fatto la grande industria. Ma per evitare che ci sia un ulteriori scivolamento delle famiglie sotto la soglia della povertà serve una ripresa del sistema produttivo. Una ripresa in grado di offrire lavoro ai giovani in cerca di prima occupazione, indicandogli la strada migliore da percorrere in base alle esigenze delle aziende, e ai disoccupati che hanno bisogno di formazione continua per non essere emarginati dai processi produttivi”.