A dirlo oggi è l'Agenzia internazionale per l'energia (Aie). L'Aie comprende 28 paesi sviluppati. La Cina non fa parte dell'associazione ma l'agenzia monitora il paese poiché la sua domanda di petrolio può avere un impatto significativo sui prezzi. Il direttore esecutivo dell'Aie, Nobuo Tanaka, ha aggiunto che l'Iraq, che ha appena rivisto al rialzo le sue stime sulle riserve petrolifere del 25%, potrebbe avere un forte impatto nel mercato petrolifero. "L'Iraq può cambiare i giochi. Abbiamo bisogno del petrolio iracheno", ha detto.