Con il viaggio si è voluto appurare quali fossero le condizioni attuali dell'economia albanese e le eventuali opportunità di scambi commerciali e culturali con il nostro tessuto economico. Sono avvenuti incontri istituzionali, con il delegato della Unione Europea a Tirana Dritan Tola (fondi Europei) e il Presidente delle Camere di Commercio albanesi Ilir Zhilla, (tessuto economico) e incontri privati con imprenditori del luogo per saggiare le condizioni reali dell'economia locale. La delegazione della Camera di Commercio di Ascoli Piceno era formata dal Presidente Adriano Federici, mentre la Piceno Promozione è stata rappresentata dal Presidente, Gino Sabatini, e dal suo vice, Francesco Caprioli. Gli incontri sono stati altamente produttivi e sono serviti per scattare una fotografia di quelle che possono essere le opportunità e le sinergie fra i due territori.
In particolare è emersa la propensione degli albanesi a consumare prodotti Italiani con particolare attenzione ai nostri vini, infatti a Tirana e Durazzo non vi è ristorante che non abbia nella lista di vini i nostri migliori prodotti provinciali. Nell'edilizia si installano materiali italiani e il gusto degli arredi parla italiano, sia nel design che nei materiali. A livello culturale si stanno recependo tutte le nostre norme sulla sicurezza nel posto di lavoro anche se gli stipendi rimangono nell'ordine di 200-300 Euro/mese per un lavoratore sia esso edile o manifatturiero. Alla delegazione ascolana son stati proposti diversi business: una proposta di costruire una "torre" di 24 piani nel centro di Tirana e diverse opportunità nell'agricoltura, opportunità ora al vaglio degli operatori economici.
In Albania stanno già operando diverse aziende provinciali nell'ambito dell'energia; nell'edilizia una società ha progettato e seguendo la costruzione di 37 villette bifamiliari, le sinergie con le produzioni in Albania (che non vogliono dire delocalizzazione) aprono alle aziende italiane i mercati del Kossovo e del Montenegro, economicamente strettamente legate all'Albania. Ma l'Albania rimane sostanzialmente un mercato ancora limitato, il tessuto imprenditoriale dà la sensazione di perdere il treno dell'industrializzazione che il basso costo della manodopera
favorisce. Le opportunità saranno ancora più grandi quando questa nazione sarà in grado di accelerare sulla costruzione di infrastrutture, che adesso sono circoscritte ai due aeroporti (uno a Sud-dove gli Arabi hanno costruito solo la pista - e uno a Nord) e al porto di Valona, dove per la costruzione sta concorrendo, in partnership con un consorzio modenese, anche un consorzio edile della nostra provincia.
«La missione - recita una nota della Camera di Commercio - porta a casa una visione completa e reale sulle attuali opportunità in Albania, con contatti istituzionali e vie preferenziali con il sistema economico e finanziario, ma invita gli operatori economici ad entrare nell'ottica dell'internazionalizzazione sfruttando tutto il lavoro che esiste e si deve fare nel mondo, e al tempo stesso invita a muoversi con prudenza e in rete con tutto il sistema Camerale che garantisce più sicurezza nei contatti e nelle informazioni».