Le Regioni sono state colpite molto duramente dalla manovra finanziaria nazionale, che addossa i maggiori sacrifici proprio agli enti che dovrebbero interpretare il federalismo, tanto sbandierato a livello centrale, quanto di fatto azzoppato con pesanti tagli, tali da mettere in dubbio la possibilità stessa di esercitare funzioni e prerogative attribuite alle Regioni.
Le risorse destinate alle Regioni, che tradizionalmente hanno sostenuto l’innovazione, la ricerca, la competitività delle piccole e medie imprese, sono state tagliate dal Governo Berlusconi.
Ci fa piacere che Confindustria Marche abbia parole significative e di critica netta nei confronti di una manovra iniqua che ostacola lo sviluppo e riduce i servizi ai cittadini e alle imprese.
La Regione Marche oltre che realizzare risparmi rilevanti con le citate operazioni di contenimento, percorre tutte le strade possibili, soprattutto europee, per reperire risorse da destinare allo sviluppo e sopperire quindi ai tagli fatti da Roma.
Malgrado il contesto difficile, si concorda pienamente con quanto espressamente dichiarato dal presidente di Confindustria Andreani, sull’importanza di sostenere l’innovazione, la ricerca e le aggregazioni in particolare per le PMI.
Tanto che sino ad oggi, la Regione Marche ha investito oltre 70 milioni di euro di risorse comunitarie a sostegno delle imprese che puntano sull’innovazione e sulla ricerca (circa l’80 per cento delle risorse previste nell’Asse 1 del POR) oltre a risorse nazionali indirizzate al sostegno dei distretti produttivi e parte dei trasferimenti del Fondo Unico Attività Produttive.
A tal proposito, sono inoltre in via di definizione i due nuovi bandi “Ricerca industriale e Sviluppo precompetitivo”, “Pacchetto innovazione – innovazione di prodotto, processo, innovazione commerciale, green economy, sostegno al made in Italy e tutela della proprietà industriale” che sono stati oggetto di confronto con le componenti del Tavolo di concertazione cercando di tener conto di tutte le istanze provenienti dal territorio, e nel contempo, di valorizzare e sostenere le migliori progettualità, soprattutto in un momento così delicato che impone alle nostre imprese di elevare il livello qualitativo e di innovarsi, per essere maggiormente competitivi sui mercati”.