“I Centri – sottolinea l’assessore all’Artigianato, Sara Giannini – sono stati pensati per semplificare il rapporto tra l’amministrazione pubblica e le imprese, anticipando quanto è in corso di discussione ed elaborazione, a livello nazionale, sui temi dello Sportello unico e dell’Agenzia per le imprese”.
Lo scorso maggio la Giunta regionale aveva stabilito i criteri e le modalità per l’accreditamento dei Centri regionali di assistenza alle imprese (Crai), per la vigilanza sugli stessi e per l’affidamento di compiti istruttori e di certificazione che non comportano attività discrezionali.
I Centri di assistenza alle imprese possono essere promossi da associazioni di categoria del settore artigiano presenti nei consigli provinciali delle Camere di commercio, operanti nel territorio della regione. I Centri possono essere promossi anche da soggetti privati che dimostrino di aver svolto, negli ultimi dieci anni, assistenza e consulenza alle imprese artigiane e alle piccole e medie imprese. Ammesse anche forme miste tra associazioni e soggetti privati.
Per quanto riguarda gli ambiti di operatività dei Crai, si tratterà di assistenza e consulenza alle imprese artigiane e alle piccole e medie imprese relativamente alle diverse procedure amministrative per lo svolgimento delle proprie attività. E poi pratiche amministrative ed esercizio, su delega di enti pubblici locali e territoriali, di attività istruttorie e di certificazione, da regolarsi con apposita convenzione. Spazio anche a programmi di informazione e assistenza riguardanti la realizzazione di indagini, progetti, studi e ricerche in ambito regionale.
La domanda di accreditamento dovrà essere inviata alla Regione Marche, presso il Servizio industria, artigianato ed energia dal prossimo primo luglio. Il decreto (n.24 del 24 maggio 2010) è stato pubblicato sul Bur del 3 giugno ed è consultabile al sito www.marcheimpresa.net.