Fotovoltaico, proposta per gli impianti su suolo agricolo

Fotovoltaico, proposta per gli impianti su suolo agricolo

Donati: «Una risposta alle preoccupazioni degli enti locali e dell'associazionismo agricolo»

La produzione di energia da impianti fotovoltaici ha conosciuto una notevole diffusione sul territorio regionale, generando alcune ripercussioni negative per il paesaggio e per l’agricoltura. In particolare, la diffusione non controllata degli impianti fotovoltaici su suolo agricolo comporta consumo di territorio, il potenziale utilizzo di diserbanti, la sottrazione di terreno produttivo (anche in aree di produzione vinicola e agroalimentare Doc e Docg), con la potenziale riduzione dei prodotti agricoli della filiera corta locale.
Attualmente la maggior parte delle domande non è soggetta a procedura di Via, in quanto riguarda allestimenti con potenze inferiore ad 1 MW (limite previsto dalla legge nazionale). Il fenomeno ha destato forte preoccupazione, espressa dall’Anci Marche e da numerosi Comuni.
Con la Proposta di legge avanzata dall’assessore Donati, si esclude la Via soltanto per gli impianti a terra la cui potenza complessiva sia inferiore ai 200 kW, a condizione che non generino comunque impatti cumulativi derivanti da più richiesta da aree contigue, anche non confinanti, che, nel loro complesso, superino tale soglia.
La proposta tende a favorire, invece, gli impianti allestiti totalmente o parzialmente su edifici o su elementi di arredo urbano, per i quali non è richiesta la Valutazione di impatto ambientale. L’assessore Donati, nell’esprime soddisfazione per la condivisione della proposta, auspica che venga “approvata in tempi rapidi dal Consiglio regionale, per dare una risposta alle preoccupazioni evidenziate da tanti amministratori locali e dalle stesse associazioni agricole”.