Alla riunione hanno partecipato i presidenti della Regione Marche Gian Mario Spacca e Umbria Catiuscia Marini, gli assessori regionali alle Attività produttive delle due Regioni, Sara Giannini e Gianluca Rossi, il vicepresidente della Provincia di Ancona Giancarlo Sagramola e il sindaco di Fabriano Roberto Sorci, i commissari della A.Merloni, i direttori di Confindustria Marche Paola Bichisecchi e Confindustria Ancona Filippo Schittone, i segretari regionali di Cgil Gianni Venturi, Cisl Stefano Mastrovincenzo e Uil Graziano Fioretti, i rappresentanti dell’Ugl Catia Silvestrini ed Ennio Mezzopera, rappresentanti dei sindacati di categoria e della Rsu aziendale, Giorgio Cippitelli e Franco Gattari per Confartigianato Marche, Walter Recchia per Cna Marche e Nello Baldoni per Confcommercio.
La riunione, seguita in teleconferenza dal ministero dello Sviluppo economico, è servita per fare il punto, dopo la firma, da parte del ministero, della proroga della Marzano e del prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori del gruppo. Il presidente della Regione Marche Spacca ha confermato l’interesse da parte di soggetti internazionali ad investire sul gruppo, ferma restando la disponibilità di un partner italiano.
E proprio in questo senso starebbe emergendo la disponibilità di un gruppo di imprenditori-manager con importanti esperienze nel settore del bianco, a redigere, anche in tempi rapidi, un piano industriale su cui poi far convergere il ruolo finanziario dei soggetti internazionali. Il tutto in vista della pubblicazione del nuovo bando per le manifestazioni d’interesse a rilevare il gruppo: il commissario Massimo Confortini ha annunciato che l’istanza per la pubblicazione è stata depositata e il Comitato di sorveglianza la sta esaminando in queste ore.
Entro qualche giorno, dunque, potrebbe essere pubblicato il nuovo bando. “In questa fase, nonostante le grandissime difficoltà – ha detto il presidente Spacca – esistono ancora interessi che non dobbiamo lasciar cadere per questa azienda. Per come è al momento la situazione, dobbiamo poter mettere tutti questi soggetti nella condizioni di costruire un piano industriale che sia credibile e concreto. Ora è necessario procedere con un profilo sostanziale e di massima concretezza. Quella che ci interessa è una soluzione strutturale alla vicenda A.Merloni, una soluzione che riguardi tutto il territorio umbro-marchigiano coinvolto”.