dei centri servizi e di ricerca piceni. Presso gli uffici di Piceno Sviluppo in via Tornasacco il “triumvirato” regionale ha incontrato i vertici di Asteria, Piceno Sviluppo e Tecnomarche.
«Dopo i tagli cruenti della Finanziaria – dice l'assessore Canzian – saremo di fronte ad un'altra fotografia delle Marche. Allora è opportuno per tempo valutare la possibilità di salvare ciò che può essere utile ad un territorio devastato già da una crisi profonda in tema di ricerca e innovazione a servizio dell'economia locale e del mondo del lavoro.
Occorre comprendere però che non è più pensabile che la Regione Marche possa dare flussi di risorse come finora è accaduto per alcuni».
Il presidente Gian Mario Spacca, nel corso di presentazione della nuova giunta, era stato categorico: i centri servizi non avranno più finanziamenti.
Dopo l'annuncio del Governatore arrivano le mosse concrete. Per l'assessore al bilancio regionale Pietro Marcolini l'ideale sarebbe creare una sola struttura con unico consiglio d'amministrazione. Un'entità nella quale possano convivere diverse competenze; in realtà quelle competenze che abbiano caratteristiche di ritorno culturale ed economico per il territorio tale da sostenere lo sviluppo e un possibile rilancio. Per alcuni questa nuova situazione può essere un campanello d'allarme, per altri un déjà vu perché di fatto non hanno mai usufruito di finanziamenti pubblici per esplicare la propria attività.
Le tre realtà: Asteria, che sostanzialmente ha finora avuto incarichi pubblici, si occupa di agroalimentare e energie rinnovabili, Tecnomarche, il parco scientifico e tecnologico delle Marche, che in questi giorni ha chiuso in attivo il proprio bilancio, vive di progetti di ricerca per le imprese con circa 400 imprese clienti, senza alcun finanziamento regionale.
Proiettata al rilevante impegno di coordinamento della riconversione della Sgl Carbon, dopo aver realizzato il progetto di fattibilità “Abitare il futuro”, che ha ricevuto il plauso del Ministero dello Sviluppo economico, ha da circa un mese inaugurato nella sede distaccata di Civitanova Marche il secondo centro italiano, dopo Milano, di “Material Point” (in collaborazione con Material ConneXion, presente in 5 parti del mondo) un'esposizione di 500 materiali innovativi osservabili fisicamente, ambasciatori di una formidabile libreria virtuale di altri 4 mila e 500 “fratelli” visitabili nel server mondiale.
Una fonte inesauribile di idee per imprese di ogni tipo dalla domotica alla calzatura. Piceno Sviluppo, dopo i fasti del Patto Territoriale, al quale ha contribuito in modo determinante con ricadute di molte risorse sul territorio, versa da circa un anno in condizioni drammatiche dal punto di vista economico.