Nella sede regionale è previsto un incontro con l'assessore all'agricoltura: i lavoratori chiedono un piano straordinario e il riconoscimento dello stato di crisi.
Dopo un incontro con i manifestanti, il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, ha approfondito le tematiche e le richieste al centro dell’iniziativa con i rappresentanti delle associazioni di categoria promotrici. “Dopo la mobilitazione – ha detto Petrini – ci vuole un piano. Un piano che possa individuare strumenti e politiche adeguati per poter permettere agli agricoltori di tornare a fare reddito. Diverse sono le azioni, quindi, da mettere in campo e tra queste anche la dichiarazione dello stato di crisi può contribuire a dare la sveglia ad un governo che fino ad oggi non ha prodotto risultati, bensì tolto all’agricoltura italiana ben 800 milioni, mentre altri paesi, a cominciare dalla Francia, hanno attivato sostegni straordinari al settore. La manifestazioni di oggi è utile perché rafforza l’iniziativa degli assessori regionali nei confronti del Ministro. Proprio domani insieme ai miei colleghi incontrerò, infatti, il neo ministro Galan per rappresentare le problematiche che riguardano l’agricoltura. Ognuno deve poi assolvere al proprio ruolo e funzione, noi faremo la nostra parte per sostenere gli agricoltori ormai allo stremo e chiederemo altrettanto al Governo nazionale. La drammatica straordinarietà con cui la crisi ha investito l’agricoltura richiede interventi altrettanto straordinari, da proporre a livello nazionale e comunitario. Se l’agricoltura non si solleverà presto da questa situazione, non solo avremo delle famiglie senza reddito, ma anche perso il sostegno più valido per sviluppare le nuove economie di cui la regione ha bisogno, prima di tutte il turismo. Bisogna, infine, intervenire in modo urgente sulla speculazione sui prezzi agricoli e per un controllo più stringente sulle importazioni, affinché la disastrosa situazione che attraversa l’agricoltura non si ripeta”.