Organizzata dal Movimento Federalista Europeo,dall’Unione Europea dei Federalisti,dal Centro Altiero Spinelli,il convegno ha veduto la presenza di illustri personaggi,da Pier Virgilio Dastoli attuale presidente del Centro Europa Ricerche,a Franco Pizzetti Garante della Privacy,all’ambasciatore del Belgio in Italia Jan de Bock,a Nuccio Fava giornalista già direttore del TG1 e del TG3, a Giovanni Maria Flick già ministro di Grazia e Giustizia del governo Prodi. ”L’iniziativa -ha detto Pier Virgilio Dastoli aprendo i lavori - mira a coinvolgere i cittadini in un progetto finalizzato a proporre un decalogo dei beni pubblici e dei diritti collettivi europei come la democrazia, lo sviluppo sostenibile,la salvaguardia del patrimonio culturale europeo.
C’è l’esigenza – ha proseguito Dastoli – di applicare fino in fondo le disposizioni previste dal Trattato di Lisbona per preservare e tutelare quei beni comuni e quei diritti che hanno caratterizzato l’integrazione europea. L’ingranaggio europeo – ha concluso– con la crisi greca e conseguentemente dell’euro, si è chiaramente inceppato e dimostra in maniera inequivocabile come sia impossibile un’unione monetaria senza una unione economica e che l’una e l’altra non sono possibili senza unione politica”.
Giorgio Ruffolo, economista, ha incentrato il suo intervento sulla sorte della moneta unica europea, argomento quanto mai attuale.”La mutazione che l’euro sta subendo – ha detto-ha origine da una inflazione fuoricontrollo della Grecia. Le bolle per l’indebitamento, la crescente domanda di tassi per l’acquisto di mutui, hanno portato ad un aumento del valore monetario. Questo ha originato la mutazione del capitalismo. Ora – ha continuato Ruffolo - circolano grandi somme che sono in mano ad operatori finanziari di pochi scrupoli. Si stanno formando “bande” di persone che incamerano enormi guadagni a scapito delle banche centrali”.
L’ambasciatore del Belgio, ricordando che dal 1^ luglio il suo Paese assumerà la Presidenza dell’Unione,ha indicato le priorità che caratterizzeranno il semestre. Il fattivo contributo ad una regolazione finanziaria, costruttivo dialogo con tutti i continenti,la corretta messa in opera del Trattato di Lisbona come la lotta alla povertà che si sta estendendo in Europa, nonché combattere l’esclusione sociale. Non ha nascosto un certo timore di astensionismo per le prossime elezioni che si terranno in Belgio domenica 13 giugno per l’attuale stato di tensione esistente tra Valloni e Fiamminghi.
Il giornalista Nuccio Fava, attuale presidente dell’Associazione Giornalisti Europei, a proposito del decreto sulle intercettazioni ha precisato: ”L’informazione è una questione cruciale, come possono i cittadini essere garantiti da una democrazia che nega il sentire comune critico? Questa è la crisi dei partiti politici.” Ha quindi proposto una “legge europea di iniziativa popolare per la libertà di informazione -ed ha concluso - l’assetto televisivo attuale è solo una caricatura del servizio pubblico”. Calorosi applausi hanno accolto l’intervento.
Concludendo, è importante che la società civile ed il mondo politico italiano ed europeo si confrontino, al fine di chiedere all’Europa di agire concretamente per la tutela di quei diritti collettivi che solo una Unione Europea dotata di un governo federale potrà garantire.