Date il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi ai piccoli Comuni

Date il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi ai piccoli Comuni

Queste risorse saranno impiegate per i servizi sociali alle comunità

«Anche per quest’anno - dice De Angelis -  tutti i contribuenti potranno, in fase di compilazione delle loro dichiarazioni dei redditi (CUD, modello 730, modello UNICO) relative al periodo di imposta 2009, destinare il 5 per mille della loro imposta sul reddito delle persone fisiche/IRPEF ai Comuni per sostenere le attività sociali svolte dal Comune di residenza.
Il 5 per mille non è una tassa aggiuntiva né sostituisce l’8 per mille. Invece di andare allo Stato, la quota relativa sarà assegnata al Comune di residenza o all’ente o associazione che si avrà scelto.
E’ previsto, in allegato a tutti i modelli per la dichiarazione dei redditi, un apposito modulo o sezione. Per scegliere il proprio Comune di residenza quale destinatario del 5 per mille è sufficiente firmare nel riquadro che riporta la scritta “Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza”.
E’ importante affidare il 5 per mille al proprio comune perché serve a sostenere la spesa sociale, cioè quegli interventi fatti dall’Amministrazione comunale per alleviare il più possibile una serie di situazioni di disagio che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. In questo momento storico di difficoltà i comuni non hanno fondi a sufficienza per sostenere il sociale.
Il Fondo nazionale per le politiche sociali, che serve a finanziare gli interventi sul territorio per le attività sociali e che quindi viene destinato a tutti i Comuni, negli ultimi anni è stato fortemente ridimensionato. Dare al Comune il 5 per mille, aiuta a recuperare almeno una parte dei fondi che sono venuti a mancare per aiutare le fasce più bisognose della popolazione.
I fondi derivanti dal 5 per mille verranno utilizzati proseguendo e ampliando i servizi sul versante del sociale. Della destinazione delle somme il Comune redigerà, comunque entro un anno dalla concreta ricezione di queste, un apposito rendiconto, accompagnata da una relazione illustrativa.
Se non si firma per il 5 per mille non si risparmia nulla e non si aiuta nessuno perché le quote del 5 per mille che saranno realmente assegnate saranno esclusivamente quelle dei contribuenti che avranno fatto la loro scelta, apponendo la firma sul modulo allegato alla dichiarazione dei redditi.
Se non si firma, quei fondi rimarranno allo Stato. Se si firma per il proprio Comune, rimarranno a disposizione della medesima comunità. Se si vuole saperne di più ci si può rivolgere agli uffici amministrativi del Comune di residenza o chiedere al commercialista di fiducia. E’ una cosa semplice che non costa niente in più di quel che si dovrà versare».