Webster Griffin Tarpley è giornalista investigativo ed è considerato uno dei più arditi e iconoclastici "spifferatori" dei segreti politici statunitensi[senza fonte]. Egli per la prima volta ha attratto le attenzioni del pubblico con il libro, scritto a quattro mani con Anton Chaitkin, riguardante la biografia non autorizzata di Bush (George Bush: The Unauthorized Biography, 1992). Egli ha esposto la "Tesi di Versailles" [1], dove fa ricadere le colpe delle grandi guerre del ventesimo secolo su intrighi della Gran Bretagna per mantenere il proprio dominio imperiale. Tarpley ha vissuto in Italia negli anni della contestazione e negli anni di piombo. Ha seguito da vicino, in particolare, la vicenda di Aldo Moro, dirigendo una commissione indipendente d'inchiesta patrocinata dal parlamentare italiano Zamberletti.
Il risultato di tale inchiesta è stato pubblicato nel volume Chi ha ucciso Aldo Moro, che ha avuto subito vasta eco su "Panorama". La conclusione di questa indagine era che i mandanti dell'assassinio di Moro erano membri di alto livello dei governi britannici e americani (un grande sospetto sarebbe caduto su Kissinger), intenti a impedire il "compromesso storico" che nei delicati anni della Guerra Fredda avrebbe finito per portare i comunisti al governo, formando un governo italiano stabile di democristiani e comunisti insieme, con il rischio di uno sbilanciamento dell'Italia verso l'URSS, cosa che avrebbe rischiato di spalancare le porte a un'invasione sovietica di gran parte dell'Europa. La filosofia di Tarpley si può descrivere come realista, umanista, progressista e anti-maltusiana. I principali pensatori classici a cui si ispira sono Platone, Dante, Machiavelli e Leibniz. Fra gli altri pensatori che lo hanno influenzato ci sono Orwell e A. Huxley. Tarpley è studioso di economia e di storia, soprattutto storia moderna e storia veneziana. La Repubblica di Venezia è da lui considerata il prototipo esemplare di ogni società oligarchica ed elitista come, a suo parere, è l'impero angloamericano odierno.
Tarpley, inoltre, ha fatto esperienza come attivista politico negli anni del movimento di Lyndon LaRouche, da cui ha preso le distanze intorno alla metà degli anni Novanta. Nel 2005, il suo libro 9/11 Synthetic Terror: Made in USA (tr. it. La fabbrica del terrore, 2007) è diventato un best seller fra i libri sui fatti 11 settembre 2001; esso è diventato un caso editoriale e ha sfiorato il duecentesimo posto nelle vendite su Amazon quando, il 7 ottobre 2006, il principale recensore di saggistica su Amazon, Robert David Steele, ex spia della CIA, accademico e funzionario dei Marines, lo ha definito "il più forte fra gli oltre 770 libri che ho recensito qui su Amazon".
Tarpley in questo volume propone un'ipotesi per cui gli eventi dell'11 settembre 2001 sarebbero stati orchestrati da una "rete canaglia" di golpisti interni al governo statunitense e legati al relativo complesso industrial-militare. Egli, per interpretare questi avvenimenti, propone un modello di terrorismo sotto falsa bandiera (false flag) condotto da una rete multinazionale di agenti indipendenti nel settore privatizzato dell'intelligence militare e dei "media ufficiali controllati", con infiltrati di alto livello negli apparati statali statunitensi.
Tarpley parla a lungo dei temi del suo libro durante un'intervista nel film Oil, Smoke, Mirrors e anche nel film Zero dell'europarlamentare Giulietto Chiesa (2007). Fondamentali, nelle ultime edizioni di questo libro, sono le scoperte di Tarpley sul ruolo di oltre venti esercitazioni militari statunitensi svoltesi l'11 settembre e nelle stesse settimane. Tarpley ha osservato che tali esercitazioni spesso mimavano fasi cruciali dell'operazione terroristica dell'11 settembre. A partire dal marzo del 2006, Tarpley ha condotto un programma radiofonico settimanale intitolato World Crisis Radio, per Republic Broadcasting Network.
Dopo una diatriba fra Wes Perkins e John Stadtmiller nel gennaio 2007, Tarpley apparentemente ha lasciato RBN e si è trasferito su Genesis, dove presenta l'edizione del giovedì di World Crisis Radio. Il format resta quello di una panoramica a 360 gradi sull'intelligence e sulla politica internazionale. Tarpley è un membro del gruppo mondiale antimperialista Asse per la Pace, di Scholars for 9/11 Truth e del gruppo di ricerca Netzwerk, che riunisce gli autori tedeschi sull'11/9, a partire dal settembre 2006. Di questi è membro anche Andreas von Buelow, ex ministro delle tecnologie tedesco.
Fonte Wikipedia