Dopo i colloqui con la Banca Centrale Europea e la Commissione Europea, i capi di Stato e di governo dei 16 paesi della moneta unica hanno detto di essere pronti a intraprendere i passi necessari per proteggere la stabilità dell'area euro. "Difendere l'euro in ogni modo.
Abbiamo numerosi strumenti a nostra disposizione e li useremo", ha detto il presidente della Commissione Europa José Manuel Barroso dopo il vertice.
Barroso però ha evitato di fornire dettagli sulle proposte, che domani saranno presentati per l'approvazione a tutti i 27 ministri Ue delle Finanze. I mercati finanziari stanno colpendo i paesi della zona euro con deficit o debito alto o a bassa crescita economica, minacciando di costringere Portogallo, Spagna e Irlanda a ricorrere, come la Grecia, all'aiuto finanziario.
I leader della zona euro, che sono stati accusati di aumentare le incertezze del mercato con la loro mancanza di iniziativa, hanno concordato di accelerare i tagli di bilancio e di garantire che gli obiettivi sul deficit siano rispettati entro il 2010.
L'accordo riguarda anche una rimodulazione più stringente delle regole di budget dell'Unione e l'imposizione di sanzioni più efficaci per chi le viola, con una maggiore attenzione anche ai livelli di debito e al livello di competitività. I governi euro hanno riconosciuto che bisogna far fronte a una situazione straordinaria, dopo aver dato l'ok all'accordo Ue- Fmi che prevede il prestito da 110 miliardi di euro alla Grecia in tre anni.
E hanno ribadito il pieno sostegno alla Bce per la sua azione a sostegno dell'euro zona. La dichiarazione finale del vertice dice che tutte le istituzioni dell'area della moneta unica, compresa la Bce, useranno "il completo ventaglio di misure disponibili per garantire la stabilità della zona euro".
Intanto, ieri, i timori che il prestito di emergenza alla Grecia non sia sufficiente a impedire il default e una più ampia crisi economica ha fatto toccare il minimo di tre mesi alle borse mondiali, nonostante i forti dati dagli Usa sull'aumento dei posti di lavoro.
Il G7 dei ministri finanziari ha discusso della situazione in una conference call, dopo che la Federal Reserve americana ha espresso preoccupazione, e hanno concordato di tenere gli occhi puntati sui mercati. Sempre ieri, il parlamento tedesco ha approvato il pacchetto di aiuti della Germania alla Grecia - il maggiore della zona euro, e lo stesso ha fatto il parlamento olandese, e anche il Consiglio dei ministri italiano ha dato intanto il suo ok.