Anche le aziende orafe marchigiane confermano il loro interesse per questo mercato estremamente attuale, location di gran moda per eventi d’immagine e prestigio, legati al mercato del lusso. Una delegazione commerciale di otto aziende delle Marche, specializzate nel campo del design, della gemmologia e della produzione orafa artigianale, è in questi giorni a Sharjah – Dubai. Cinque di queste attività sono associate al Consorzio Piceni Art For Job che ribadisce il suo forte interesse per il mercato arabo in toto (le aziende del gruppo in questi anni hanno partecipato a importanti eventi fieristici, espositivi e commerciali anche in Arabia Saudita e Kuwait), e in particolare per il contesto commerciale degli Emirati Arabi Uniti.
Per il Consorzio Piceni Art For Job, rappresentato in loco da Silvia Raccichini responsabile pubbliche relazioni e internazionalizzazione delle imprese artigiane, partecipano a questa edizione del MidEast Watch & Jewellery Show le aziende artigiane Arte Idea di Loredana Corbo, Atelier Gioielli di Sergio Nicolini, Gatti Gioielli di Roberto Gatti, Just a gem…! di Sigismondo Capriotti, Staccioli Gioielli di Franco Staccioli.
Anche per questa edizione, si conferma inoltre la collaborazione stretta con Artex - Centro per l’Artigianato artistico e tradizionale (Firenze), rappresentante istituzionale dell’artigianato artistico toscano, e che si occupa di organizzare, come incaricato ufficiale per l'Italia, gli spazi espositivi dedicati alle aziende italiane del settore orafo.
Il MidEast Watch & Jewellery Show di Sharjah è un evento fieristico unico, totalmente dedicato al settore della gioielleria, che due volte l'anno, in primavera e in autunno, apre le porte ad operatori del settore e consumatori finali. Gioielleria, oreficeria, orologeria, tutto il mondo dell’oro e dei preziosi protagonista al Centro Espositivo dell'Emirato Arabo di Sharjah (Expo Centre Sharjah). Ogni anno sono circa 300 gli espositori presenti, da tutte le parti del mondo. L’importanza dell’evento è stata confermata dalla presenza, all’inaugurazione del 30 marzo, dello sceicco Sultan bin Mohammed Al Qasimi, sovrano di Sharjah.
Quello degli Emirati Arabi Uniti, quasi 5 milioni di abitanti (1 milione e mezzo solo a Dubai, fonti non ufficiali parlano addirittura di 2 milioni e mezzo, un dato che rende l’idea del costante flusso di lavoratori che si recano nel paese per lunghi periodi), è il mercato, ma anche il contesto sociale più dinamico del Medio Oriente.
Per il 2020 le previsioni parlano di un incremento della popolazione che porterà già solo Dubai ad ospitare ben 5 milioni di abitanti, vedendo scendere allo stesso tempo drasticamente la percentuale di popolazione nativa all’1% del totale. Un’economia in incredibile ascesa, parzialmente bloccata dalla crisi ma ora in ripresa, trainata da settori determinanti per lo sviluppo, quali gli investimenti, il commercio, la finanza, le costruzioni, l’industria, per un PIL che ha raggiunto nel 2007 i 698 miliardi di Dhs (1 dollaro equivale a circa 3,67 Dhs).
Per quanto riguarda in particolare il commercio, Dubai rappresenta uno dei principali centri commerciali degli Emirati Arabi Uniti, fatto dovuto alla sua posizione strategica, proprio nel mezzo della costa degli Emirati che si estende per 400 miglia, una collocazione vantaggiosa sia nei confronti delle rotte mercantili che degli scambi via terra: un vero e proprio ponte commerciale tra Oriente e Occidente. Altri fattori determinanti in questo sviluppo sono il perseguimento di una politica economica libera ed equilibrata, che si è guadagnata il consenso della comunità internazionale e ha incoraggiato gli investitori stranieri, e l’impulso dato alle infrastrutture e al loro efficiente funzionamento. Dubai occupa inoltre il primo posto negli Emirati per importazioni (il 76,8% del valore totale delle importazioni), da paesi arabi, asiatici, Europa, America, come anche Africa e Oceania. Ed è anche un importante e attivo centro di riesportazione di beni che coinvolge non solo l’area del Golfo ma si spinge fino a raggiungere l’India e le coste orientali africane.
Oro, pietre preziose, gioielli sono da sempre molto popolari nell’area del Golfo. La crescita vertiginosa dell’economia in pochi anni ha alimentato un incremento spettacolare nella domanda dei beni di lusso.