Tutela del made in Italy, finanziato il progetto Polo Italia

Tutela del made in Italy, finanziato il progetto Polo Italia

Coordinato da Tecnomarche, il progetto è tra i 100 migliori in Italia

La notizia in un telegramma firmato dal ministro Claudio Scajola e inviato al presidente del Cda di “Polo centralizzato promozione Italia, Pino di Teodoro. Il testo del telegramma: «Sono lieto di comunicarvi che il vostro progetto è risultato tra i 100 migliori nell'ambito del Programma d'innovazione industriale made in Italy varato dal mio Ministero.
Nel congratularmi, vi comunico che ho pertanto disposto l'ammissione al finanziamento del vostro progetto, certo che il vostro impegno contribuirà alla crescita economica del nostro Paese. Claudio Scajola ministro dello  Sviluppo economico».
Intanto venerdì a Folignano allo stesso Ministro era stato consegnato il manifesto del “marchio unico nazionale” con l'immagine di Ascoli Piceno che diventa la “faccia” di questo progetto di salvaguardia, promozione e tracciabilità del made in Italy, con tutte le conseguenze congressuali e turistiche.
E se questo progetto va in porto lo si deve anche ad un eccellenza nella progettazione che è TecnoMarche, che oltre ad essere l'organismo di ricerca di riferimento, ha coordinato la progettazione e sulla base degli indirizzi operativi e di business dell’azienda capofila,  ha svolto interamente creazione del partenariato anche grazie al consolidato rapporto con realtà industriali e non solo marchigiane. Queste sono le aziende partners: Polo Centralizzato Promozione Italia (capofila), Leader Consulting Marketing & Comunication, TecnoMarche PST Marche, InformaSistemi, WebSolute, Speech Village, CadLand, Università di Urbino - Facoltà di Sociologia, Calzaturificio Bruè, Alfiere, Manas e Iride. 
I programmi vengono del Marchio unico nazionale sono ritenuti rilevanti per lo sviluppo di nuove strategie e servizi destinati a supportare il rilancio e lo sviluppo delle imprese italiane ed in particolar modo per la valorizzazione, tutela e promozione del Made in Italy. In prima battuta si mira a  consentire a tutte le imprese dei diversi settori produttivi (l’agroalimentare, il tessile, il vitivinicolo, il calzaturiero, il design e artigianato) l’opportunità di potersi presentare efficacemente sui mercati mondiali valorizzando pienamente le produzioni nazionali garantendo una sostanziale riduzione degli investimenti promozionali.
Tutto questo grazie all’introduzione del Marchio unico nazionale e dell’abbinato sistema anticontraffazione che intendono concretamente supportare la crescita dell’intero sistema economico nazionale intervenendo prioritariamente sul territorio Piceno. Partecipano allo sviluppo dei programmi primarie imprese marchigiane.