Il percorso formativo che ha coinvolto 15 donne impegnate in imprese artigiane si è articolato in più materie, offrendo alle allieve un panorama piuttosto vasto e denso di strumenti utili per una gestione dell’impresa all’avanguardia. Materie di studio quali il diritto, l’informatica, approfondimenti fiscali e in materia di sicurezza sul lavoro, inglese, comunicazione, cultura manageriale e marketing hanno riscosso una entusiasta partecipazione attiva da parte di tutte le partecipanti.
Rosa Gentile incontrerà il direttivo provinciale di Donne Impresa della Confartigianato UAPI guidato dalla presidentessa Barbara Cambiaso; saranno inoltre presenti le altre donne del direttivo: Monica Boccolini (vice presidente), Giulietta Agasucci, Martina Cipriani e Barbara Tanucci.
“Iniziative come questa – riferisce Barbara Cambiaso – non fanno che accrescere la cultura e le capacità imprenditoriali delle donne, fornendo gli strumenti che permettono di competere nel non soltanto a livello locale, ma anche favorendo il confronto con altre realtà. Come gruppo Donne Impresa abbiamo appoggiato pienamente tale iniziativa e stiamo lavorando assiduamente affinché la Confartigianato UAPI possa attivare a breve una scuola di avviamento ad attività artigiane: si tratta di un percorso formativo da svolgere presso le aziende associate in modo da far incontrare i mestieri e le nuove generazioni: il progetto sarà rivolto a giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro”.
“Incontrare Rosa Gentile – prosegue Barbara Cambiaso – rappresenta un momento importante per il direttivo e ci da nuovo slancio per le future iniziative del gruppo. Ricordo che il movimento “Donne Impresa”di Confartigianato è stato fondato nel 1994 con l’intento di raccogliere e indirizzare le idee, le capacità e le esigenze delle tante donne imprenditrici che in Italia costituiscono uno dei punti di forza del sistema piccolo-imprenditoriale. La mission del movimento è “ favorire lo sviluppo dell’imprenditoria femminile nonché delle pari opportunità in campo lavorativo, economico, sociale e soprattutto di valorizzare la professione delle donne promuovendo azioni positive che tra l’altro favoriscano la conciliazione tra la vita professionale e quella familiare”.