E così è stato, venerdì 5 marzo 2010 a Comunanza. Dove, nonostante le pessime condizioni metereologiche, la voglia di imprendere c’era. Presente, in tutti quei giovani e meno giovani che alle ore 17.30 hanno varcato la soglia della Sala Consiliare del Comune di Comunanza per prendere parte al secondo incontro della Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte, dal titolo “Tiriamo
fuori le idee!”. Nata dalla volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno insieme alla Fondazione San Giacomo della Marca e alla Compagnia delle Opere Marche Sud (con un apporto finanziario complessivo di circa 4 milioni di euro), la Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte è senza fini di lucro e vuole offrire un prezioso sostegno a progetti utili allo sviluppo dell’imprenditoria locale.
Attraverso la concessione di finanziamenti, assistenza manageriale e gestionale, eventi formativi e tutoring. “Diamo un supporto sia nella fase di preparazione del progetto, sia nella fase di finanziamento nonché nella fase dell’attività. Noi li accompagniamo, monitoriamo la loro attività imprenditoriale”- ha introdotto il Presidente Donatella Calvelli. E ha proseguito affermando che chiunque abbia una valida idea imprenditoriale può rivolgersi alla Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte: sia chi ha il desiderio di mettersi in proprio, chi ha perso il lavoro, chi è alle prime armi o chi intende potenziare la propria attività. Ad approfondire il discorso sono stati poi Vincenzo Marini Marini, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Massimo Valentini, Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud, Pio Antognozzi, Vice Presidente della Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte, ed infine Roby Bartolacci, Consulente Cosvim Consulting.
Le numerose domande effettuate dal pubblico ai relatori hanno dimostrato che l’interesse c’è ed è vivo. Provato anche dai tanti progetti imprenditoriali che da novembre 2009 continuano a pervenire presso la sede della Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte, soprattutto da parte di giovani con difficoltà ad accedere ai tradizionali sistemi di finanziamento.
Tanti i settori interessati all’iniziativa: dalla floricoltura, all’assistenza agli animali, alla vendita di software informatico. Idee innovative o meno che la Fondazione valuta, premiando quei progetti che sono capaci di favorire lo sviluppo dell’economia locale anche attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro nel nostro territorio.