A introdurre i lavori l'assessore comunale alle politiche sociali Donatella Ferretti. Parterre istituzionale completo, compresi Restart Spa, Unicam, Cup e sindacato.
Su questo progetto ambizioso Bruno Bucciarelli, ora presidente di Confindustria e prima demiurgo di Restart Scarl, vede lontano. «Guardo ai 27 ettari dell'area Carbon con gli occhi delle mente – dice Bucciarelli – in una visione allargata alle possibilità per tutte le aziende del Piceno che la mia associazione incarna.
Quell'area sarà un polo d'attrazione per la costa sambenedettese ed i cugini del Fermano. Il treno, con la metropolitana di superficie ormai in dirittura d'arrivo, sarà il regista di una connessione tra i territori, ideale veicolo dell'innovazione e dello sviluppo».
Ora si parla di bonifica. Restart Spa nelle prossime settimane chiuderà una prima capitalizzazione sociale di 2 milioni di euro, in seguito si farà un ampliamento fino a 7 milioni. «Sono molte le aziende, non solo dell'edilizia e dell'impiantistica interessate, pronte a mettersi in gioco anche nella bonifica – dice il presidente di Confindustria – e vogliono darci man forte non essere competitors».
Bucciarelli guarda ad un'area nella quale l'housing sociale, cioè abitazioni per giovani coppie costruite all'insegna della domotica, sarà parte di rilievo.
E il verde sarà consistente ma attrezzato: impianti sportivi, un palazzetto dello sport che ad Ascoli manca. Strutture che produrranno al tempo stesso qualità della vita con il rispetto dell'ambiente e fattori economici per far quadrare i conti del piano finanziario di questo progetto. La produzione di green energy, insieme al polo scientifico e tecnologico e altra produttività non inquinante legata all'innovazione, saranno i fautori di rilancio e occupazione.
Produrre energia e teleriscaldamento per Campo Parignano e Porta Maggiore è uno degli esempi per dare vantaggi agli ascolani.
E la parola outlet, un secondo spazio commerciale per i commercianti del centro storico, una seconda chance, lasciando al centro la vocazione di boutique a cielo aperto per uno shopping più consono, si fa strada. Qui il turismo congressuale potrebbe trovare gli spazi cercati da tempo, come le tipicità gastronomiche e artigianali abiterebbero show room ideali per l'incontro con i turisti nel Piceno. Dal convegno sulla riconversione della Sgl Carbon, organizzata dall'associazione culturale "Liberamente" sono emerse due parole :ordine: trasparenza e collegialità.
Concetti espressi dal sindaco Castelli, dal presidente della Provincia Celani, da Angelini, segretario provinciale della Cisl, da Bucciarelli, presidente di Confindustria, e da Gaspari, presidente della newco Restart Srl.
«Un banco di prova per tutti - dice Castelli - un momento importante per ridefinire dal punto di vista urbano e storico la città e la classe dirigente, non solo la politica, si misura in questa vicenda. Un progetto urbanisticamente sostenibile e imprenditorialmente plausibile. Funzionerà se sarà trasparente: la variante urbanistica non è un fine ma un mezzo».
Il presidente della Provincia fa un parallelo storico. «La Sgl Carbon per un secolo ha segnato la storia della città - dice Celani - nel bene e nel male. Progresso in una prima fase per la rete elettrica, per il gas di città (tra le prime città italiane ad averlo) per il trasporto ferroviario, per l'occupazione e quindi l'economia. Poi ci si rese conto che quel progresso la città lo stava pagando per l'inquinamento. Ora la Sgl Carbon può significare di nuovo progresso e stavolta senza il timore di doverlo pagare. Deve essere un progetto sostenuto da tutta la città» E Franco Gaspari di Restart Srl spiega che proprio sulla trasparenza e la collegialità è nato il consorzio di imprese Restart Scarl che ha accettato la sfida e ci mette la faccia; lavora da 4 anni a questo progetto e chiede sostegno. Poi l'ammonizione ad accelerare la bonifica di Antonio Angelini della Cisl: i lavoratori hanno creduto nel progetto per un nuovo modello di sviluppo.
A loro si deve responsabilità, fra poco saranno senza reddito. Dirompente ma costruttivo l'intervento di Umberto Alesi, Ad di Tecnomarche, il parco scientifico e tecnologico che con "Abitare il futuro" ha redatto il piano di fattibilità della riconversione. «Negli anni '90 sono stati buttati al vento nelle Marche 20 miliardi di lire per il parco scientifico che doveva essere immateriale - dice Alesi - questo non deve più avvenire.
Ci sono possibilità di creare un grande Polo di ricerca nell'area Carbon grazie al fatto che in questi anni Tecnomarche, che trasferisce ricerca a 300 o 400 aziende marchigiane e non percepisce contributi pubblici, si è messa in rete con tanti centri di ricerca che ora possono creare ad Ascoli la possibilitè di competere a livello internazionale creando occupazione di fascia alta e trasferimento tecnologico alle imprese.
Ci sono già progetti che sono in valutazione e saranno finanziati». Renzo De Santis, presidente del Cup ha già pronta la "Biennale del design" (un osservatorio su design che durerà due anni) con un'esposizione sulla falsariga di S. Etienne in Francia all'nterno dello spazio museale previsto nel progetto della facoltà di Architettura illustrato dall'architetto Ludovico Romagni.