Il fondo, denominato European Microfinance Facility si avvale della collaborazione di istituzioni finanziarie internazionali come la Banca europea per gli investimenti e potrà arrivare fino a cinquecento milioni di euro.”E’ una alternativa a coloro che soffrono degli effetti della crisi – ha detto il commissario europeo per gli Affari sociali Laslo Andor, commentando l’accordo – e potrà creare nuovi posti di lavoro”.
I microcrediti che saranno erogati hanno un tetto massimo di 25.000 euro e sono destinati alle persone disoccupate che desiderano avviare un lavoro autonomo e che non possono fruire dei servizi bancari tradizionali a causa della stretta creditizia e della crisi economica. Tali imprese
dovranno però avere meno di dieci dipendenti. Secondo quando dichiarato dal commissario Andor il fondo “fornirà aiuti a 45.000 imprenditori nel corso dei prossimi otto anni e queste persone potranno servirsi degli sconti sui tassi di interesse previsti dal Fondo sociale europeo”.
A proposito del fondo sociale europeo,per la programmazione dal 2007 al 2013,sulla base di dati al 31 dicembre del 2009, le 16 regioni del Centro-Nord d’Italia, dispongono ancora di fondi pubblici per un totale di 7,64 miliardi di euro.
A fine 2009 ne erano stati impegnati solamente il 26,52%. In questo gruppo è presente anche l’Abruzzo per cui è intervenuta una nuova programmazione dopo il terremoto.