sviluppo anche in provincia di Ascoli Piceno. Da un’indagine effettuata dalla Confcommercio Picena è infatti emerso che sono aumentati significativamente presso le attività commerciali le transazioni per prodotti e servizi con le carte, anche per i piccoli importi tanto che è presumibile che anche da noi, così come avviene già da tempo in altri Paesi europei e negli Stati Uniti, si instauri l’abitudine di utilizzare la moneta elettronica per pagare un semplice caffè o un giornale.
Per far fronte a questo evoluto sistema, tutti gli esercenti commerciali si sono dovuti necessariamente attrezzare con dei terminali POS, collegati al sistema bancario in grado di leggere bancomat e carte di credito. Ma, se da un lato si accontentano i consumatori, dall’altro gli esercenti non gioiscono perché per accettare pagamenti con le carte, oltre a dotarsi di un terminale POS, devono sostenere dei costi di addebito per ogni transazione effettuata, che vanno dal 2 al 4 per cento, che messi insieme diventano anche spese significative.
“Alla luce di una tale situazione – spiega il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – e del boom che sempre più sta interessando la moneta elettronica anche nel Piceno, abbiamo definito una eccellente convenzione con Deutsche Bank che prevede installazioni di POS a condizioni di assoluto rilievo, rispetto all’usuale standard bancario (le commissioni sulle carte di solo 1,15% e 0,30% per transazioni Pagobancomat) e soprattutto la possibilità di appoggiare gli stessi a qualsiasi banca, senza l’obbligatoria apertura di un conto corrente con Deutsche Bank”. Per usufruire di una tale convenzione ci si può rivolgere agli uffici Confcommercio.