Per la Provincia erano presenti il Presidente Piero Celani e il dirigente del Servizio attività produttive dott. Domenico Vagnoni, per la Regione il funzionario del Servizio lavoro Alssandroni, mentre per il Comune di Ascoli sono intervenuti il Vice Sindaco Gianni Silvestri e l’Assessore al Lavoro Di Micco. Erano, inoltre, presenti il direttore dell’Unità di Crisi del Ministero dott. Castano, i rappresentanti nazionali e locali di categoria CGIL, CISL e UIL e una delegazione RSU di lavoratori dello stabilimento ascolano.
“Obbiettivo dell’incontro – ha precisato il presidente Celani, che fin dal suo insediamento sta seguendo con grande attenzione gli sviluppi della vertenza - era la verifica degli impegni assunti con l’accordo del novembre 24, impegni gran parte soddisfatti con il reinserimento dei lavoratori stabiliti all’interno del ciclo produttivo e la verifica di quanti lavoratori potevano usufruire della mobilità volontaria attualmente in 20 con ulteriori 10 unità che stanno valutando la proposta. L’intento – ha aggiunto Celani - è quello di tutelare la rioccupazione di tutti i dipendenti anche quelli fuori dall’intesa siglata attraverso corsi di riqualificazione per poterli inserire in futuro sia in imprese locali, sia facendo acquisire loro ulteriori professionalità utili all’azienda stessa”.
Il dott. Grandi ha espresso valutazioni circa l’andamento del gruppo Manuli che ha stimato per il 2010 un aumento del fatturato del 10% che riporterebbe la produzione ai volumi del 2003. Risultano, inoltre, in netto recupero i grandi i mercati asiatici e del sud America con un aumento rispetto al 2009 oscillante tra il 15 e 20 %, mentre presentano ancora un consistente segno meno del 14, 15% i mercati europei e nord americano. L’auspicio è che anche i mercati occidentali possano risollevarsi rendendo più stabile i margini della ripresa e la tenuta dell’assetto d’impresa. Ad aprile scatterà il primo giro di rotazione della cassa integrazione, mentre è in arrivo una positiva novità: a fronte di una commessa acquisita un Brasile, l’azienda ricercherà, a partire dai lavoratori in cassa integrazione, 18 unità disposte a lavorare per 6 mesi il sabato e la domenica per un impegno di 16 ore.
“Nella riunione ministeriale - ha annunciato l’assessore Silvestri - è stato anche deciso di costituire un tavolo tecnico a cui siederanno tutti i soggetti che hanno partecipato all’accordo con l’obiettivo di mettere a fuoco quei provvedimenti che ciascuna parte si era impegnata ad attuare”.
Tutto questo – ha spiegato Celani - verrà preceduto da un protocollo d’intesa per promuovere in sinergia progettualità ed azioni che renderanno più attrattivo il sito produttivo e il territorio: un pacchetto di interventi che potrebbe convincere uno o più imprese ad investire. La riunione per il protocollo è fissata al Mise il prossimo 10 marzo, nel frattempo – ha spiegato Celani - la Provincia, in collaborazione con Confindustria, farà da collettore e ricettore di informazioni, proposte ed idee da inserire nell’accordo”.
Per quanto riguarda i corsi di formazione e riqualificazione il Presidente Celani, ancora una volta, ha ribadito che la Regione Marche deve erogare al Piceno maggiori risorse attraverso il Fondo Sociale Europeo. “Ripartire i finanziamenti – ha detto Celani - dividendo per 4 anziché per 5 Province è inaccettabile, si perdono 1 milione 800 mila euro non solo per la Manuli, ma anche per le centinaia di lavoratori in mobilità che le crisi aziendali dell’ultimo periodo hanno fatto emergere ed in questa prospettiva stiamo conducendo una battaglia comune insieme a Fermo che sarebbe anch’essa penalizzata”.