Crisi Atr, Celani: salvare il polo di Colonnella

Crisi Atr, Celani: salvare il polo di Colonnella

Nello stabilimento abruzzese a rischio 600 posti di lavoro

Nello stabilimento di Colonnella, specializzato nella componentistica dell’auto con clienti importanti tra cui Ferrari, Porsche, Lamborghini, oltre un terzo delle maestranze proviene dal limitrofo territorio Piceno. Di qui il forte impegno della Provincia di Ascoli e del suo Presidente Celani a seguire con grande attenzione gli sviluppi della situazione, in sinergia con la Provincia di Teramo, per attivare ogni possibile soluzione volta a salvaguardare l’occupazione ed assicurare un futuro produttivo all’azienda che attualmente realizza componenti avanzati in fibra di carbonio per il mercato dell’auto.
Al vertice, oltre ai rappresentanti sindacali, c’erano il commissario straordinario nominato dal Mise, il prof. Gennaro Terracciano, funzionari delle Regioni Marche e Abruzzo e rappresentanti della MML (gruppo Lamborghini) e della ITCA (gruppo Fiat), società che dal 2006 hanno affittato l’azienda abruzzese. Alla fine di marzo gli affitti scadranno e, al momento, i due gruppi non sembrano interessati, data la scarsità di commesse, a proseguire nell’attività produttiva. Ecco allora l’intensa mobilitazione da parte di Istituzioni, Enti locali, sindacati.
“L’obiettivo - ha spiegato il Presidente Celani - è quello di salvare il polo del carbonio di Colonnella la cui importanza nel tessuto economico e sociale a livello nazionale è stata riconosciuta dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico e che impiega molti dipendenti del territorio ascolano. Dalla riunione – ha evidenziato Celani – è emerso l’impegno del commissario straordinario a predisporre entro fine marzo il bando per l’acquisizione dell’ATR da parte di eventuali gruppi stranieri o italiani interessati tra cui anche Finmeccanica. Nel frattempo – ha concluso Celani - il prossimo appuntamento sarà i primi di marzo al Ministero del Lavoro per consentire ai dipendenti di usufruire degli ammortizzatori sociali in attesa che si concretizzino nuove e stabili soluzioni produttive in grado di assicurare un futuro ad un gruppo che costituisce un patrimonio di qualità ed eccellenza tecnologica”.