per le Attività produttive, secondo la quale ogni posto barca in più equivale, nel complesso del territorio, a 4 nuovi posti di lavoro”.
La Cna esprime soddisfazione per il fatto che le Marche sono una delle prime Regioni italiane a dotarsi di un Piano dei porti. Pur in assenza di linee di indirizzo nazionali, la programmazione verrà attuata attraverso i singoli piani regolatori portuali che dovranno disciplinare le attività commerciali, i servizi ai passeggeri, la cantieristica, la pesca, il turismo e la nautica da diporto.
“Sta in questa sinergia – è l’opinione di Vincenzo Michettoni, presidente di Cna Produzione e Nautica - l’importanza per le attività produttive sanbenedettesi presenti nell’area portuale di vedere approvato il tanto atteso piano regolatore o in alternativa di accelerare la costituzione di una Stu tra pubblico e privato in modo da dare seguito ai progetti di riqualificazione dell’area”.
“Le risorse disponibili per San Benedetto – spiega Irene Cicchiello, responsabile Cna del settore Produzione e Nautica - sono 45 milioni di euro, investimenti che andranno reperiti e ripartiti tra pubblico e privato”.
Quelli pubblici, ha evidenziato la stessa Regione, dovranno concentrarsi sulle infrastrutture strategiche di interesse regionale, mentre le risorse private dovranno privilegiare le strutture specialistiche (cantieristica, pesca, commercio e servizi ai passeggeri) in regime demaniale. Tra le novità previste dal Piano, l'incremento dei posti barca, che per il porto sanbenedettese passano dagli attuali 800 a 1.100 a sostegno del turismo nautico, l’ampliamento dello scalo marittimo con la nuova darsena nord al fine di un rilancio polifunzionale della struttura con particolare riguardo al cabotaggio ed ai collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico.