economia e territorio) 2009. L’indagine, da oltre cinque anni, rappresenta un punto di riferimento indipendente sull’attuazione delle politiche di sostegno pubblico alle imprese. All’incontro, promosso dalla Regione Marche, sono stati invitati rappresentati istituzionali, parlamentari, sindacali, della categorie produttive e del credito.
Il Rapporto MET (Monitoraggio Economia e Territorio) 2009 per le Marche conferma che la crisi durissima per l’industria marchigiana, iniziata nel 2008, ancora presenta effetti significativi. “Tuttavia – sottolinea l’assessore alle Attività produttive, Fabio Badiali – l’indagine del MET evidenzia che la crisi si è innestata in una situazione iniziale di discreta redditività e con un diffuso orientamento verso l’internazionalizzazione, spiegazione dei successi delle imprese nel primo decennio degli anni 2000 e presumibilmente chiave di volta anche per il futuro”.
Le risposte fornite dalle imprese confermano, infatti, che, anche in un anno di crisi fortissima, hanno continuato nella strategia di ricerca, sviluppo e internazionalizzazione con maggiore continuità rispetto ai comportamenti medi nazionali.
In particolare, appare forte lo sforzo delle imprese, soprattutto sulle componenti di innovazione commerciale, nonostante il calo della domanda internazionale abbia rallentato gli investimenti programmati. Confermata la grande difficoltà con il sistema bancario: le imprese che non hanno avuto progetti di espansione hanno subito il rialzo dei tassi di interesse e richieste di rientri, ma soprattutto circa il 70 per cento delle imprese che aveva progetti di ricerca, sviluppo e di espansione ha avuto difficoltà a raccogliere credito bancario.
“Questo conferma - aggiunge Badiali - l’importanza delle decisioni assunte dalla Giunta, sin dall’inizio del 2009, di rafforzare i meccanismi di garanzia con l’istituzione di un Fondo regionale di garanzia che è stato rifinanziato anche per il 2010”.
Il rapporto MET ha evidenziato che circa il 20 per cento delle imprese ha indicato di non avere realizzato progetti convenienti per mancanza di risorse. Per quanto riguarda il contesto nazionale, viene confermata la forte riduzione di tutti i settori manifatturieri, con la sola eccezione del settore aeronautico e spaziale. “Al di là degli incentivi alla rottamazione delle auto, poco è stato fatto sul piano nazionale per sostenere le imprese” sottolinea Badiali.
“Le Marche, invece – continua l’assessore - risultano in controtendenza per le politiche regionali: crescono gli interventi nel 2009 per i due terzi rappresentati da politiche regionali. Il risultato dell’indagine MET conferma che nella nostra regione gli incentivi sono più accentuati rispetto alla media nazionale sui versanti ricerca, sviluppo accesso al credito”. Proprio per sostenere ulteriormente l’accesso al credito, la Regione ha negoziato una linea di credito con la Banca europea per gli investimenti a condizioni di particolare favore, assegnata, tramite una procedura ad evidenza pubblica, alla Banca Popolare di Ancona, che ospiterà il convegno di Jesi e nell’occasione illustrerà le procedure operative di tale strumento.