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Mariani: unità e forza per affrontare luscita dalla crisi
«Mai come in questo momento la società ha bisogno di coesione»
L’idea iniziale, diventata poi realtà, prevedeva la valorizzazione di Confindustria nel duplice ruolo di parte sociale forte e autonoma e soggetto politico capace di svolgere una funzione trainante nel fare del Paese un modello di capitalismo democratico.
In tal modo posero le basi per essere classe dirigente. Ascoltare gli altri, fare sistema, diffondere la cultura d’impresa, investire sul capitale umano, costruire una Confindustria autorevole e professionale, sono punti cardine dell’azione dei giovani imprenditori. Impegno quotidiano, responsabilità, nella accezione etimologica di rispondere alle istanze provenienti dal sistema economico, e consapevolezza del proprio ruolo nella società, permettono di verificare nei fatti l’essenza di una classe dirigente. Questi valori sono il portato di un lungo impegno dell’organizzazione degli industriali che a tutti i livelli, da decenni cerca di imporre una visione dell’economia e della società in grado di recuperare equilibri generali più avanzati a dispetto di posizioni individualistiche, visioni miopi o interessi di parte. La passione che gli imprenditori offrono gratuitamente al sistema confindustriale non va confusa con smania di potere o “caccia di poltrone”. Tali schemi non ci appartengono, ma a volte, sembrano emergere da una lettura superficiale dei fatti. La passione e il fervore di cui leggiamo in questi giorni, sono semplicemente gli stessi che gli imprenditori sono abituati a mettere nelle aziende, a trasmettere ai collaboratori, nella convinzione che tali energie vengano assorbite dall’organizzazione e trasformate in valore per la società in tutte le sue componenti.
Non deve sorprendere, anzi è segno di grande vitalità, la dinamica che porta Confindustria a confrontarsi anche duramente al proprio interno nelle fasi di rinnovamento dei propri vertici. Assumere tali responsabilità in momenti come quelli che stiamo vivendo è difficilissimo, dobbiamo fare squadra. E’ necessario trovare unità e forza per affrontare l’uscita dalla crisi e presto, contribuire con rinnovate energie alla ripresa della economia del Paese e del nostro territorio. E’ necessario essere uniti e forti per generare idee e creatività, terreno naturale di sviluppo dell’innovazione in ogni tipo di organizzazione.
Mai come in questo momento la società ha bisogno di coesione tra le diverse componenti che la costituiscono, il conflitto è un rischio che nessuno può correre che avrebbe conseguenze devastanti per tutti. Essere responsabili, oggi, vuol dire saper trovare le giuste soluzioni, avendo il coraggio di scelte difficili».