/Manuli, i lavoratori contro Cgil. Occupare la fabbrica se necessario
Manuli, i lavoratori contro Cgil. Occupare la fabbrica se necessario
Quaglietti: «La responsabilità ricade sull'azienda e su quelle organizzazioni che la sostengono»
accuse» mosse da un delegato della CGIL ascolana, Ubaldo Falciani, secondo cui la responsabilità del mancato accordo per la Manuli e del licenziamento ricade sul Coordinamento.
«La responsabilità ricade esattamente sulla azienda e su quelle organizzazioni che la sostengono – afferma Andrea Quaglietti, leader del Sindacato dei Lavoratori, che questa mattina ha tenuto un'altra assemblea degli operai davanti la sede della fabbrica, a Campolungo - Nel caso partissero i licenziamenti, come sostiene la CGIL, noi faremo ricorso e denunceremo l’azienda».
Dal canto suo un’altra leader della protesta sindacale alla Manuli, Mirko Morganti, delegato RSU dell’UGL, ora sospeso dall’azienda, parlando ai lavoratori ha detto: «L’ipotesi di accordo firmato a Roma, quello che è accaduto ieri, e le prese di posizioni contro i lavoratori, dimostrano che la CGIL non è interessato più ai tesserati, e quindi ai lavoratori». Morganti ha ribadito con forza che è ora che gli operai della Manuli alzino il livello dello scontro, e se necessario occupino la fabbrica: «E' l’unico modo per risolvere la nostra situazione».
A margine della riunione spontanea di questa mattina, poi, Andrea Quaglietti è tornato a lanciare un appello ai partiti e alle forze politiche del territorio, affinché sostengano le loro iniziative e difendano i posti di lavori in pericolo, non solo quelli della Manuli, ma anche di tutte le imprese dell’indotto ( oggi licenziati altri 15 dipendenti di un'azienda che lavorava per la fabbrica della gomma).