Fiori: "Nelle Marche non esistono queste strutture, saremmo esclusi"
stata esplicitata in una bozza di decreto legge sul rilancio dell’immagine del “Sistema Italia”. L’obiettivo è di arrivare in tempi rapidi, a un provvedimento che consenta il rilancio dell’attività turistica del Belpaese. Dunque, case da gioco per diversificare e aumentare i flussi turistici e sostenere l’offerta ricettiva più qualificata.
“Il progetto del Ministro Brambilla – dichiara Giorgio Fiori in qualità di vice presidente dell’ANIT – non è condivisibile in toto, primo perché né a San Benedetto né nelle Marche esistono hotel a 5 stelle e quindi saremmo comunque esclusi, secondo perché in teoria se il provvedimento dovesse essere approvato potrebbero aprire in Italia oltre 230 case da gioco, disposte a macchia di leopardo, senza dunque alcuna logica e senza non considerare che un’offerta di gioco destinata ai soli ospiti degli alberghi non produrrebbe alcun beneficio per il territorio o per altre categorie di lavoratori dell’industria turistica”.
“La logica dell’Anit (di cui fa parte anche San Benedetto) – ricorda Fiori – è invece quella di vedere autorizzata una vera casa da gioco per Regione con tutti i crismi, anche se il modello attuale dei quattro Casinò ufficiali va necessariamente ripensato alla luce della loro non più eccellente redditività appannata dalla forte concorrenza creata dalle sale slot e dall’imperversare del gioco di stato”.
“A tal proposito – evidenzia Giorgio Fiori - l’Anit ha predisposto il progetto Kursaal il cui format oltre al gioco, prevede attività di servizi complementari compreso eventi di vario tipo, nobilitando così il prodotto gioco per il fatto di farlo rientrare nella più dignitosa categoria del “leisure” proponendo, anche in partnership con SISAL, un gioco sicuro, controllato e consapevole e dunque un vero completamento dell’offerta turistica”.
“Il progetto del ministro Brambilla – conclude Fiori – ha comunque una positività poiché nello stesso si prevedono “aperture” anche nelle località ex sedi di casinò, il che fa sperare che finalmente l’annosa questione sia arrivata al capolinea. Insomma, i propositi sono più che apprezzabili, il format un po’ meno”.