Le proposte delle Acli mirano a garantire a tutti i lavoratori alcuni diritti fondamentali
nazionale "Verso uno Statuto dei lavori: più diritti e più tutele per tutti". Il pullman delle Acli ha sostato per tutto il pomeriggio a Piazza Arringo, dove erano allestiti i gazebo per la raccolta delle firme. Nella sala della Provincia in Via Tornasacco si è invece svolto l’incontro con Marco Calvetto, della sede nazionale delle Acli, e il sociologo Ugo Ascoli, già assessore regionale al lavoro ed attento osservatore della realtà economica marchigiana.
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani hanno fatto propria la proposta che fu di Marco Biagi e hanno lanciato una petizione popolare con l'obiettivo di raccogliere centomila firme intorno ad un nucleo articolato di proposte di riforma del mercato del lavoro e delle politiche connesse di welfare, da presentare a Governo e Parlamento. Le Acli vogliono oggi rappresentare quei lavoratori che sono meno tutelati e che hanno una forte incertezza su proprio futuro. Sono prevalentemente giovani, donne, immigrati regolari, che ancor prima di essere difesi chiedono di poter contare.
Le proposte delle Acli mirano a garantire a tutti i lavoratori alcuni diritti fondamentali - il diritto alla sicurezza e alla salute, a una remunerazione adeguata, alla formazione permanente - attraverso tutele ritenute sempre più essenziali, come una progressiva stabilità lavorativa, un'indennità generalizzata in caso di licenziamento, una pensione dignitosa, la possibilità di conciliare e i tempi di vita e di lavoro.
Sui temi della petizione si sono confrontati rappresentanti istituzionali e sindacali. Al dibattito nella sala Tornasacco hanno portato il proprio contributo il presidente della Provincia Piero Celani, il sindaco Guido Castelli, i consiglieri regionali Antonio D’Isidoro e Giulio Natali, l’assessore comunale Donatella Ferretti e Barbara Nicolai della Cgil. “In un momento di crisi del lavoro come quello che stiamo vivendo nella nostra provincia – ha commentato il presidente provinciale delle Acli Emidio Cecchini – è necessario che tutte le forze in campo si raccolgano puntando ad un unico obiettivo condiviso. E non possono che essere i lavoratori al primo posto nelle attenzioni delle forze politiche, istituzionali,
sindacali e sociali. Come Acli faremo la nostra parte, anche intervenendo con servizi concreti: il “Punto famiglia” che abbiamo aperto presso la nostra sede è già una prima risposta”.