Alla fine di giugno 273 in meno rispetto allo stesso periodo del 2008
Nella nuova provincia di Ascoli, alla fine del mese di giugno, le imprese attive erano complessivamente 21.270 ben 273 in meno rispetto allo stesso periodo del 2008. Analizzando l’andamento delle iscrizioni e cancellazioni delle imprese colpisce il decremento registrato nel primo trimestre di quest’anno. Solitamente, infatti, a gennaio si concentrano le cancellazioni delle imprese che hanno deciso di chiudere l’attività alla data del 31 dicembre del precedente anno.
Ebbene, nel primo trimestre le cessazioni di imprese sono state pari a 1.259. Una cifra considerevole che sicuramente evidenzia quanto sia preoccupante l’effetto della crisi economica in atto. Analizzando il dato riferito al secondo trimestre emerge che le iscrizioni delle aziende sono state pari a 352 mentre le cancellazioni sono state 259 con un incremento pari a 93. Nello stesso periodo dello scorso anno, invece, le iscrizioni sono state pari a 489 mentre le cancellazioni sono state pari a 320 con un incremento, quindi, del numero delle imprese pari a 169 unità. L’analisi condotta dalla Compagnia delle Opere Marche Sud mette in evidenza anche la situazione relativa alle aziende artigiane. Complessivamente le “botteghe” artigiane nel Piceno sono complessivamente 6.599 alla fine del mese di giugno di quest’anno quindi in meno rispetto allo scorso anno quando erano complessivamente 6.614. L’incidenza del numero delle imprese artigiane sul totale delle aziende attive nel Piceno è attualmente pari al 31% contro il 30,70% dello scorso anno.
“La situazione congiunturale difficile che interessa la nuova provincia di Ascoli – ha detto il presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud Massimo Valentini - sarà uno dei temi che verranno affrontati sabato prossimo (10 Ottobre 2009) nel corso dell’assemblea con il prof. Giorgio Vittadini nel teatro comunale di Porto San Giorgio con inizio alle ore 15,30.
La crisi dei mercati – ha aggiunto il presidente Valentini - penalizza ancora la produzione industriale con tutti gli effetti a cascata. Nelle Marche anche il secondo trimestre 2009 presenta una produzione in calo del 15.6% e vendite in calo del 17,7%, la cassa integrazione guadagni è quintuplicata e le prospettive dell’occupazione cominciano ad allarmare. E’ una lotta quella che viviamo ogni giorno, ma quello che ci domina è una speranza costruttiva”.