Mancano vigili? Più nonni a sorvegliare le scuole

Mancano vigili? Più nonni a sorvegliare le scuole

Possono rientrare nel “lavoro accessorio” ed essere retribuiti con il sistema dei “voucher”

scolaresche sono presenti a dirigere il traffico, a gestire per il meglio il passaggio dei pedoni e quindi a garantire una maggiore sicurezza a tutti. Quasi sempre i nostri nonni operano in tandem con i Vigili Urbani ma in alcune località, sempre più spesso, vengono impiegati in totale autonomia, sgravando così gli stessi vigili, da un compito minore e di routine, con la possibilità per gli stessi di dedicarsi ad altri servizi primari, stante anche la costante scarsità di uomini, lamentata da un po’ tutti i corpi di Polizia locale.
L’opera dei “nonni vigile” è quasi sempre a titolo del tutto volontario e quindi gratuito ma alcuni Comuni stanno da un po’ pensando di occuparli a contratto, riconoscendo loro una sorta di compenso.
Finora sussistevano problemi per gestire simili rapporti, comunque di lavoro ma, con una recente circolare dello scorso 9 Luglio, l’INPS ha previsto che le prestazioni dei nonni vigile, nell’ipotesi in cui sia l’Amministrazione Pubblica  ad utilizzarli direttamente e quindi senza il tramite di intermediari,  possono rientrare nell’ambito  del “lavoro accessorio” ed essere pertanto retribuiti con il sistema dei “voucher”.
Con ciò si supererebbe il limite previsto dall’Agenzia delle Entrate nel 2008 e cioè che il compenso per il lavoro di sorveglianza davanti alle scuole, pur se svolto dalle persone anziane, andava inquadrato tra i redditi “assimilabili al lavoro dipendente”, alla stregua dei compensi percepiti da soggetti impegnati in lavori socialmente utili. 
Dei voucher validi oggi anche per i nonni vigile, ne dà notizia il direttore Confcommercio Giorgio Fiori aggiungendo che “forse anche i Comuni di Ascoli e San Benedetto, sempre soppesando costi e benefici, potrebbero approfittare di una tale opportunità ed individuare così dei nonni ancora validi (visto che ce ne sono tanti, addirittura anche vigili in pensione) per la sorveglianza della viabilità e del traffico dinanzi alle scuole ed impegnare così pattuglie e uomini appiedati  in altri compiti istituzionali, senza l’assillo degli orari rigidi di entrata ed uscita delle scolaresche”.
“La possibilità dei voucher anche per i nonni - evidenzia Fiori - comporta un alleggerimento delle procedure e benefici per chi ha già una pensione. Il committente (ed anche il Comune) può acquistare via internet o presso le sedi dell’INPS i buoni del valore nominale di 10,00 euro che poi il collaboratore pensionato può incassare presso le sedi INPS o presso le Poste per importo netto di 7,5 Euro. C’è da pensarci e farsi due conti confrontando il costo totale per un impegno medio di un nonno con quello di uno o due vigili in organico per la stessa finalità”.