Confindustria Giovani, Mariani a capo dell'Interregionale

Confindustria Giovani, Mariani a capo dell'Interregionale

L'associazione raggruppa i giovani imprenditori di Lazio, Marche e Umbria

del Presidente nazionale Federica Guidi, è stato nominato Presidente dei Giovani Imprenditori dell’Interregionale del Centro, Simone Mariani, già Presidente del Comitato Regionale delle Marche.
L’interregionale del Centro raggruppa i giovani imprenditori di Confindustria Lazio, Marche e Umbria.
“Attraverso l’interregionale del centro – afferma Mariani - vogliamo perseguire molteplici obiettivi: offrire il nostro contributo all’analisi delle problematiche contingenti e creare occasioni di confronto da cui far scaturire proposte operative, promuovere e sostenere una maggiore integrazione dei vari territori regionali per permettere di essere più competitivi e di attivare significative e concrete sinergie, infine, realizzare progetti comuni, favorendo lo scambio di conoscenze.”
Il lavoro dell’Interregionale delle scorse settimane sul tema di Ricerca e innovazione ha generato alcune proposte che saranno sottoposte all’attenzione del governo:

- modifica delle modalità di somministrazione dei test di ammissione alle facoltà a numero chiuso, in favore di una graduatoria nazionale e non più per singola università;

 

- istituzione di un efficiente sistema di fund raising attraverso la detraibilità integrale delle donazioni dei privati alle università ed agli enti per la ricerca;

- attivazione di sistemi trasparenti, severi e rigorosi per il finanziamento pubblico di università o equipe di ricercatori sulla base di oggettivi criteri di merito;

- detassazione degli utili delle start up avviate da giovani laureati e ricercatori;

- impiego di parte delle risorse provenienti dallo scudo fiscale per progetti finalizzati al “rimpatrio” dei ricercatori Italiani residenti all’estero.

Infine, conclude Mariani, “L’Italia ha bisogno di politici, di imprenditori, di giovani, che vincano la tentazione di difendere l’esistente, avendo il coraggio di partecipare come protagonisti al profondo processo di trasformazione del nostro tessuto produttivo, che, se non anticipato e governato adeguatamente, potrebbe travolgerci, e in molti casi ciò sta già avvenendo. Lavorando insieme per sciogliere i nodi strutturali che affliggono l’Italia, potremo guardare avanti, con la consapevolezza di aver contribuito a costruire un futuro migliore per il nostro Paese e per le nostre imprese”.