produttore di ricchezza per sé e per la collettività è stato il tema al centro dell’incontro “Economia e Terza età” organizzato da Regione, Inrca e Università Politecnica delle Marche. Grande la partecipazione di imprenditori, associazioni e parti sociali che hanno colto il segnale: agevolare una maggiore sostenibilità del sistema del welfare significa cogliere il cambiamento sociale e creare per questo nuove opportunità economiche e imprenditoriali di investimento.
“Le Marche sono al centro di una riflessione che le vedono protagoniste non solo nell’ambito delle politiche di integrazione sociosanitaria ma anche per l’impegno nell’anticipare studi e azioni di natura economica per il mondo della terza età – ha detto il presidente Gian Mario Spacca dopo le relazioni della dirigenza Inrca, Aprile e Lattanzio - Dobbiamo riflettere sulle implicazioni anche economiche che comporta il fatto di essere la prima regione italiana per longevità dei suoi abitanti – ha detto Spacca – E proprio perché questa longevità diventi sempre più “attiva” e l’anziano possa rimanere protagonista nella comunità in cui vive, dopo aver attivato ad Ancona grazie alla presenza dell’Inrca l’Agenzia nazionale per l’Invecchiamento, abbiamo chiesto al Governo di sostenere lo sviluppo del Polo tecnologico per la domotica.
Nelle Marche abbiamo tutte le competenze in tal senso per avviare progetti a servizio di un’età in cui si perdono alcune funzioni vitali ma si acquistano quella saggezza e quelle logiche del vivere quotidiano preziose per la qualità del nostro futuro. Al contempo nelle Marche la Regione ha attivato tutti i suoi centri di ricerca per analizzare le opportunità che si aprono con le nuove aspettative di vita”. Che sono davvero molte secondo la relazione del prof. GianLuca Gregori della facoltà di Economia di Ancona, esperto di marketing, tanto da poter parlare di anziani come di un “target” socialmente utile. Dunque la Regione “registra” il parere di esperti e imprenditori (interessanti e numerosi sono stati al convegno gli interventi di chi investe nel sociale con un ritorno tangibile e immediato) sostenendo sia il bisogno di cure mirate per gli anziani, come ha sottolineato l’assessore Almerino Mezzolani, sia valorizzando il ruolo sociale che la maggiore età (termine che piace di più a don Vinicio Albanesi presidente dell’Inrca) può rappresentare, dentro la famiglia e nel trasferimento dei mestieri, in fabbrica.
INRCA e Università, a tal proposito, hanno costituito un “osservatorio dinamico” per studiare il nuovo mercato degli anziani da tutti i punti di vista ed insieme alla Regione intendono confrontarsi con gli attori principali del sistema economico e sociale sulle tematiche centrali di questo fenomeno, al fine di individuare i nuovi bisogni e le nuove risorse.
Se infine l’invecchiamento come fenomeno sociale è nuovo e in sensibile crescita, “la nostra comunità marchigiana da sempre abituata a ragionare in termini di impresa deve industriarsi – ha concluso l’assessore regionale alle Attività produttive Fabio Badiali per considerare la maggiore età una sfida anche produttiva verso cui indirizzare le attenzioni e le linee di prodotto che guardano a nuove opportunità di sviluppo economico”.