Benatti: Promuovere loccupazione femminile. Senza loro lItalia non cresce
conciliazione, finanziate con il Fse, che avvicinano i tempi di vita e di lavoro nei territori della nostra regione”. Così l’assessore alle pari opportunità, Stefania Benatti, a margine dell’incontro sul progetto internazionale “Flexsicurity, in una prospettiva di genere” che si è tenuto nella sede regionale il 14 e 15 settembre. Obiettivo, contribuire a migliorare le politiche di flessibilità e sicurezza del mercato del lavoro in un’ottica di genere.
La flexicurity è un modello di stato sociale basato sulla gestione attiva del mercato del lavoro, il progetto ha il fine di identificare linee guida e buone pratiche per implementare le politiche nazionali di “flessibilità e sicurezza”. Partner dell’iniziativa, oltre alla Regione Marche, sono il Ministero del lavoro e delle politiche sociali della Bulgaria, il National Training Fund della Repubblica Ceca e la Fondazione Giacomo Brodolini.
“Promuovere l’occupazione delle donne - aggiunge Benatti - è urgente non solo per ragioni di pari opportunità e di giustizia sociale, ma soprattutto perché senza di loro l’Italia non cresce. Puntare sul lavoro femminile è conveniente per tutti noi. Nel nostro paese ci sono troppe donne a casa, il tasso di occupazione femminile al 47%, si trova al penultimo posto degli stati europei. Il lavoro delle donne è un fattore decisivo di crescita. Quante più donne lavorano, tanto più nuclei famigliari si rivolgeranno al mercato per cercare soluzioni ai problemi di cui oggi si occupano le madri e le mogli che stanno a casa, dando forte impulso allo sviluppo di una moderna economia dei servizi. Il che significa nuovi posti di lavoro e ricchezza diffusa”. La Regione Marche si è orientata seguendo due direttrici: da una parte il sostegno all’occupazione, dall’altra, creare le condizioni per una buona qualità della vita. Così con il Fondo Sociale europeo ha finanziato con 900.000 euro iniziali un progetto sperimentale a sostegno della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.
L’incontro “Flexsicurity”, che ha previsto anche l’organizzazione di una serie di visite di studio a diverse realtà regionali, è seguito all’altro appuntamento sul progetto internazionale di scambio e apprendimento reciproco, “OUT OF THE MARGINS. Condivisione di strategie per l’integrazione delle donne appartenenti a minoranze etniche sul mercato del lavoro”, (dal 7 al 9 settembre). Anch’esso all’interno programma dell’Unione Europea a favore di occupazione e solidarietà sociale, ha l’obiettivo di contribuire a migliorare i processi di integrazione sociale delle donne immigrate o appartenenti a minoranze etniche (in particolare Rom e Sinti). E’ stato avviato un processo di reciproco apprendimento e scambio di esperienze su politiche attive di inclusione sociale, che passano dall’inserimento lavorativo, all’istruzione e formazione professionale, ma anche lotta alla discriminazione, sostegno all’integrazione culturale e ai servizi socio-sanitari.