Ugl: Scajola venga ad Ascoli e convochi Dardanio Manuli

Ugl: Scajola venga ad Ascoli e convochi Dardanio Manuli

Marucci: Dica chiaro che il Governo non tollererà in alcun modo lo spostamento in Cina

per le decisioni che verranno prese. La visione dell'Ugl.  «E' intollerabile che un’azienda come la Manuli - Dice Pino Marucci, componente del Consiglio nazionale Ugl - utilizzi cinicamente  e spregiudicatamente la crisi per chiudere lo stabilimento di Ascoli Piceno e delocalizzare la produzione in Cina. L’obiettivo della permanenza della Manuli ad Ascoli Piceno è la madre di tutte le battaglie per l’occupazione e lo sviluppo del Nostro territorio; una linea del “Piave” che non può essere superata e che chiama a raccolta tutte le forze che si riconoscono nella laboriosità della Nostra  terra.
A Confindustria Ascoli ed alla Politica diciamo che oggi non è il momento di marcare le divisioni ma di muovere in unità di intenti. Certamente domani analisi andranno fatte e cambiamenti anche radicali effettuati.
Al Presidente Confindustria Federici rispondiamo che la Zona Franca, la fiscalità di vantaggio, è uno strumento economico formidabile per il territorio e la Ugl si è sempre battuta con grande determinazione in tal senso; ma certamente il ruolo di Confindustria Ascoli in tema di politica Industriale, politica Economica e strategia di sviluppo territoriale non è sempre stata all’altezza che la situazione richiedeva.
Oggi la battaglia per la Manuli segna lo spartiacque tra il chiacchiericcio ed i declino scivoloso della nostra economia territoriale, e la possibilità di uno scatto di orgoglio, di una grande battaglia comunitaria per il  Piceno.
Alle Nostre spalle abbiamo un declino economico  carico di errori che ha condotto fino alla drammatica chiusura della Cartiera Ahlstrom; davanti abbiamo la possibilità di riscattarci e di invertire il cammino, vincendo la difficile, terribile ma non impossibile battaglia della permanenza della Manuli ad Ascoli  Piceno.
Per questo chiediamo, in maniera del tutto straordinaria, al Ministro delle Attività Produttive, Claudio Scajola, di venire ad Ascoli Piceno, convocare Dardanio Manuli e parlare chiaro alle organizzazioni sindacali, ai lavoratori ed alla città. Il Ministro Scajola dica chiaro e tondo che il Governo Italiano non tollererà in alcun modo, che in un momento di crisi gravissima, un’azienda Multinazionale, ma con testa italiana come la Manuli chiuda lo stabilimento di Ascoli Piceno spostando la sua produzione in Cina.
La riunione del prossimo 5 Settembre al Ministero delle Attività Produttive  a Roma sul “vecchio” protocollo economico aperto di Val Tronto e Val Vibrata va bene; ma attenzione non accettiamo alcun spostamento di obiettivo; in questo momento la battaglia primaria è far rimanere integro e produttivo lo stabilimento Manuli di Ascoli Piceno».