/Manuli, a palazzo dei Capitani nasce l'unità di crisi
Manuli, a palazzo dei Capitani nasce l'unità di crisi
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si è conclusa con un ordine del giorno approvato all'unanimità la seduta congiunta dei consigli comunale e provinciale a palazzo dei Capitani sul tema "Crisi Manuli, emergenza occupazionale e prospettive di rilancio dell'economia picena". Nasce un'unità di crisi composta da Provincia e Comune di Ascoli, dal Comune di San benedetto e dall'unione dei Comuni della vallata, dalla Camera di Commercio, dai parlamentari del territorio, dagli assessori regionali al lavoro e con delega al Piceno, dalle organizzazioni sindacali, coordinata dal presidente della Provincia Piero Celani. Suo il compito di chiedere alla Manuli Rubber Industries l'immediata sospensione della procedura di mobilità, cioè i licenziamenti, e l'apertura di un tavolo di confronto con l'azienda a livello ministeriale dato che il caso ha priorità nazionale. Si dovrà anche riattivare il tavolo provinciale di programmazione economica che ha gettato le basi della programmazione dal basso e la produzione del documento alla base della “ricostruzione” del Piceno: “Una possibile strategia dal basso per sostenere l'economia della provincia di Ascoli a medio e breve termine”, un documento/analisi sottoscritto nel 2008 da 26 rappresentanti delle realtà economiche sociali ed istituzionali del Piceno. Contemporaneamente si dovrà avviare un monitoraggio sullo stato di salute del Piceno per individuare anche i fattori che possano renderlo più competitivo. Nell'ordine del giorno è compreso il “decalogo” economico per affrontare la crisi:
1)proporre interventi alla Regione nell'ambito del Piano attuativo regionale dei fondi per le aree sottoutilizzate (Fas);
2)pressing istituzionale sul ministero della Sviluppo economico per un tavolo di crisi del Piceno con la riattivazione del protocollo d'intesa “Val Vibrata- valle del Tronto- Piceno” siglato il 27 marzo 2008;
3)avviare le procedure per trovare finanziamenti tramite la legge 46/82 cioè il “Fondo per l'innovazione tecnologica”;
4)“combattere” per ottenere di essere inseriti nella “Zona Franca Urbana”;
5)attuare rapidamente il protocollo d'intesa per la realizzazione del Polo scientifico e tecnologico nell'area Sgl Carbon;
6)ottenere dal Governo e Regione le risorse necessarie agli investimenti pubblici già inseriti nella programmazione comunale, provinciale, regionale e nazionale;
7)aiuto alla diffusione della cultura d'impresa tra le nuove generazioni favorendo anche la presenza del Cup (Consorzio universitario piceno) e lo sviluppo di dipartimenti universitari coerenti con il progetto del Polo scientifico e tecnologico;
8)stipulare un “Patto Anticrisi” con sindacato, Comuni, Provincia, Confindustria, Camera di Commercio, Banche e Fondazioni bancarie;
9)programmare e reperire ammortizzatori sociali per tutte quelle persone che non hanno alcuna copertura come i precari e gli interinali.