- conseguenti alla delocalizzazione in Cina delle linee di produzione-, e quindi all’aggravarsi in maniera veramente preoccupante della crisi occupazionale del Piceno.
Il Consiglio, con voto unanime, anche dopo l'intervento del Rappresentate Sindacale Andrea Quaglietti e di alcuni lavoratori presenti in sala, ha approvato il seguente Ordine del Giorno:
-la costituzione di una Commissione congiunta, rappresentata da tutti i gruppi consiliari, allo scopo di monitorare l'evoluzione della vicenda Manuli e di tutti gli altri punti di criticità occupazionali presenti sul territorio
-ESPRIMIAMO la nostra netta contrarietà alla procedura di messa in mobilità di quasi quattrocento lavoratori, avviata dalle Industrie Manuli per la delocalizzazione delle linee di produzione dal sito ascolano alla Cina. Il rapporto fiduciario che si è instaurato tra la Manuli e la popolazione picena, in quasi quaranta anni di presenza del sito produttivo nel nostro territorio, viene di fatto annullato con questa decisione unilaterale che peraltro cade in un periodo già di fortissima crisi occupazionale per territorio Piceno. Le Industrie Manuli , tra le prime attività produttive ad insediarsi nelle aree del Nucleo Industriale della Vallata del Tronto, hanno utilizzato a piene mani gli aiuti economici dello Stato e hanno usufruito della collaborazione incondizionata di tanti lavoratori che ad esse hanno riconosciuto il ruolo di promozione del benessere economico per le proprie famiglie, dopo la rivoluzione industriale del secondo dopoguerra e la fine della economia agricola della nostra valla del Tronto. Tutto questo viene di fatto oggi vanificato in nome della massimizzazione dei profitti e con evidente volontà di ignorare ogni altra possibile considerazione di carattere sociale;
-INVIATIAMO le industrie Manuli a riconsiderare la procedura fin qui iniziata e a riconfermare il rapporto di fiducia con i lavoratori piceni e con le loro famiglie;
-FACCIAMO APPELLO alle forze politiche e sindacali perché unitamente alle Industrie Manuli si apra una trattativa per mantenere in produzione il sito piceno e per confermarne i livelli occupazionali;
-CHIEDIAMO che venga portata al livello di massima l’attenzione di tutte le istituzioni sulla crisi occupazionale nel Piceno, che sta assumendo i contorni di una vera tragedia sociale per il grandissimo numero di famiglie che si trova sprovvisto della unica fonte di reddito per la propria sopravvivenza, con evidenti riflessi negativi sulla vita di tante persone;
-CHIEDIAMO anche che venga promossa tra tutti i cittadini della nostra realtà territoriale una forte presa di coscienza sulla gravità di questa situazione, che rende necessario anche intraprendere adeguate campagne di solidarietà economica e sociale nei confronti di coloro che restano senza lavoro e delle loro famiglie;
-CI IMPEGNAMO A PROMUOVERE, a tutti i livelli istituzionali, azioni di incentivazione per nuove possibili attività produttive alternative a quelle industriali in grave crisi;
-CI IMPEGNAMO a far conoscere il presente Ordine del Giorno in maniera il più possibile dettagliata a tutti i cittadini del territorio piceno, alle Istituzioni Pubbliche, a tutte le forze politiche e ai mezzi di informazione.