«Porsi lobiettivo di elevare le indennità per i lavoratori infortunati o per i familiari dei deceduti»
incidenti gravi con un morto e diversi feriti gravi in due infortuni avvenuti in Piemonte e uno a Modena. Nonostante gli incidenti, buone notizie giungono dal fronte dai dati delle morti sul lavoro. Nel 2008 il numero di vittime è sceso ai livelli minimi dal dopoguerra.
Secondo il rapporto annuale Inail l'anno si è chiuso con 874.940 infortuni sul lavoro e 1.120 incidenti mortali. I morti sono diminuiti del 7,2% rispetto al 2007. Resta comunque un bilancio tragico degli infortuni che non consentono nessuna lettura troppo ottimistica dei numeri: i morti sono ancora più di 3 al giorno e, se si tolgono dal conteggio dei giorni i sabati e le domeniche, questi salgono a quattro. Senza contare che lo scoro anno ha visto una pesante riduzione dell’utilizzo degli impianti, cantieri a ritmo ridotto, migliaia di lavoratori in cassa integrazione. Il calo degli infortuni mortali non c'é stato, peraltro, per i lavoratori stranieri, tra i quali si è invece registrato un aumento del +2% degli incidenti. In crescita anche le malattie professionali, che nel 2008 hanno contato 29.704 denunce all'Inail (+7,4% dal 2007, +11% in due anni).
In ogni caso i dati dimostrano che su questo fenomeno si può incidere, senza rassegnarsi al fatalismo. Non vorremmo che una lettura distorta o superficiale di questi dati servisse a giustificare l’azione di governo e imprese che puntano a ridurre l’efficacia della nuova legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che alcuni considerano troppo dura nei confronti di chi non rispetta le regole. Servono invece un aumento delle azioni concrete di prevenzione, penalità per le aziende che vogliono stare sul mercato senza garantire sicurezza, incentivi alla formazione e agli investimenti che aumentano la sicurezza, un aumento dei controlli coordinati sul territorio. E a proposito di Inail, ente che presenta ogni anno un consistente attivo di bilancio, occorre anche porsi l’obiettivo di elevare le indennità per i lavoratori infortunati o per i familiari dei deceduti». Dipartimento della sicurezza Cgil, Cisl e Uil Ascoli