Sgl Carbon, il sogno di rilancio a portata di mano

Sgl Carbon, il sogno di rilancio a portata di mano

500 nuovi occupati e investimenti complessivi superiore ai 165 milioni di euro

tenutasi a Palazzo San Filippo. Erano presenti il presidente della Provincia Massimo Rossi, il commissario straordinario del comune di Ascoli Piceno Fabio Costantini, il prof. Umberto Cao della facoltà di Architettura dell’Università di Camerino, l’arch. Umberto Alesi e l’ing. Roberto Bedini di TecnoMarche, il rappresentante di Partner srl, il dirigente del Servizio Politiche Comunitarie, dr. Giampaolo Emidio Paoletti, il direttore dell’Associazione Industriali Luciano Vizioli, oltre ad una folta rappresentanza delle organizzazioni sindacali.
Il progetto prevede le seguenti 4 tipologie di diverse destinazioni d’uso corrispondenti ad altrettante zone in cui sarà suddivisa l’area ampia oltre 27 ettari:
la riconversione e il polo scientifico e tecnologico con incubatori d’impresa, sale riunioni, auditorium di 1500 posti e un grande polo informatico museale con spazi espositivi e laboratori;
un’area di edilizia residenziale sperimentale con alloggi speciali per giovani coppie costruiti in base ai più avanzati requisiti di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico;
una struttura ricettiva
un’altra area residenziale con attrezzature commerciali e servizi privati di completamento.
Il tutto accompagnato con grandi parcheggi pubblici, impianti sportivi, percorsi ciclopedonali e tantissimo verde attrezzato. Il progetto di bonifica prevede il risanamento di 190.000 metri cubi con due diverse modalità: scavo, selezione e trattamento in loco della terra contaminata in modo da limitare lo smaltimento in discarica e, per la vasca di prima pioggia, la messa in sicurezza permanente con copertura impermeabile e terreno vegetale. Il costo dell’operazione, che si aggira complessivamente sui 33 milioni di euro, costituisce anch’essa un'ipotesi progettuale che dovrà essere approvata nelle competenti sedi istituzionali.
Avevamo assunto un impegno, quello di arrivare alla consegna degli elaborati della progettazione preliminare al Ministero dello Sviluppo economico che abbiamo puntualmente fatto il 16 giugno a Roma – ha spiegato il Presidente Rossi – una consegna preceduta dall’approvazione di due delibere: una di Giunta provinciale del 5 giugno e l'altra, successiva, adottata dal Comune di Ascoli. Nei due documenti, oltre ad una ricognizione dell’intero percorso progettuale svolto dal 2004 ad oggi a partire dai vari protocolli di intesa siglati, viene preso atto della documentazione finale consegnata entro il termine concordato col Ministero che comprende: il progetto preliminare delle infrastrutture pubbliche dell'area, il rapporto preliminare della VAS (Valutazione di Impatto Ambientale strategica), il progetto preliminare di bonifica predisposto dalla SGL con i suoi consulenti e, infine, il progetto preliminare degli insediamenti produttivi. C’è anche il cronoprogramma che prevede l’apertura dei primi cantieri della bonifica entro l’aprile del 2010 e l’avvio delle opere pubbliche nel novembre 2010”.
“D’altra parte – ha aggiunto il Presidente – uno degli elementi fondamentali per conseguire il finanziamento pubblico è la dimostrazione della cantierabilità nel 2010. Un passaggio fondamentale sarà poi l'accordo di programma che definirà anche gli aspetti di carattere urbanistico e che potrebbe essere sottoscritto entro gennaio 2010. Con questa proposta, pertanto, ci sono tutte le condizioni per avviare, non appena insediate le due nuove amministrazioni, il confronto con gli attori socio - economici e i cittadini per arrivare, dopo un percorso capillare ma serrato, a validare questa progettazione o a modificarla in base alle proposte pervenute. Non dobbiamo infatti perdere un’occasione storica capace di ridare ossigeno alla città e al territorio”.
L’ing. Bedini si è quindi soffermato sugli aspetti riguardanti gli investimenti pubblici e privati il cui obiettivo è quello di “sviluppare servizi avanzati per le imprese locali per consentire al sistema produttivo di fare un ulteriore salto di qualità ampliando la propria competitività e la capacità di accedere a quella fascia di finanziamenti destinati alle nuove tecnologie e all’innovazione”.
Il prof. Cao dell’Unicam ha infine approfondito gli aspetti urbanistici della riqualificazione. “Abbiamo pensato di conservare alcune strutture della vecchia fabbrica che rappresentano una memoria importante dell’urbanistica della città e che, “contaminate” da elementi suggestivi di architettura moderna, saranno destinate ad accogliere il museo e l’auditorium. Abbiamo anche previsto una grande piazza che potrebbe diventare il terzo grande spazio pubblico di Ascoli dove svolgere grandi eventi culturali e artistici”.